12 aprile, giornata internazionale dei viaggi dell’uomo nello spazio, da sempre oggetto di curiosità e interesse. Gli anni Sessanta sono stati gli anni del lancio di missioni spaziali importanti che tutti ricordiamo, dal primo uomo nello spazio, Yuri Gagarin nel 1961 al primo uomo sulla Luna nel 1969, Neil Armstrong. Da sempre l’uomo ha sognato di esplorare il cosmo, immaginando nuovi mondi abitati e ci è riuscito anche grazie alla fantasia che ha dato spunto a scrittori e artisti. Artisti come Franco Brambilla, uno tra i migliori illustratori italiani di fantascienza, che abbiamo intervistato.
Chi è Franco Brambilla.
«Sono un illustratore, vivo a Milano e per tanti anni ho condiviso uno studio con altri amici grafici e illustratori. Ora lavoro da casa dove mi sono attrezzato con scanner, tavoletta grafica e computer. Sono “specializzato” in illustrazioni fantascientifiche, soprattutto copertine di libri, ma ho realizzato anche immagini per l’editoria scolastica, poster, infografica per il Corriere Economia, il Newscientist e illustrazioni per ragazzi».
Lei è riconosciuto tra i migliori illustratori italiani di fantascienza, come è nata la passione per questo genere?
«La fantascienza mi ha sempre affascinato, sono cresciuto negli anni ’70 e a quei tempi era ovunque, in tv, al cinema, nei libri (Urania stampava 70.000 copie) e nei fumetti. Le copertine realizzate da Karel Thole per Urania mi incuriosivano moltissimo ed è sicuramente uno degli ispiratori del mio lavoro. Ho cominciato a leggere libri con Verne, Asimov e Clarke».
Dal 2000 è il copertinista delle raccolte di libri sci-fi “Urania” e “Urania Collezione” di Mondadori, siamo curiosi di sapere come nascono le sue illustrazione per questa memorabile collana di libri?
«Le prime copertine fatte per Urania sono datate 1998, dal 2000 lo studio in cui lavoravo ha rivoluzionato la grafica di tutte le collane da edicola di Mondadori e da quell’anno ho cominciato ad illustrare ogni mese le cover delle varie collane fantascientifiche oltre che qualche Giallo e qualche Segretissimo. Negli anni il rapporto di fiducia con la redazione è cresciuto moltissimo, oggi l’editor della collana mi manda i titoli dei libri da illustrare e io dopo aver fatto una ricerca sulla trama, qualche volta una chiacchierata con l’autore del libro, propongo due immagini tra cui scegliere».
Del suo progetto artistico “Invading The Vintage” se ne è parlato su Wired USA, The Sunday Telegraph e molte altre riviste. Ci può raccontare di cosa si tratta?
«Mi dedico al progetto “Invading The Vintage” dal 2007, ho sempre avuto la passione per le cartoline anni 50, 60… invaderle con astronavi, robot e personaggi di film e telefilm di fantascienza ha creato effetti buffi e surreali. Sono piaciute molto soprattutto all’estero dove fin da subito hanno trovato spazio su riviste e in mostre dedicate alla Geek-Art. Anche il mondo della moda le ha notate, Agnes B. fashion designer parigina, le ha usate per una borsa da mare e per decorare una gonna. Il Comune di Segrate nel 2016 ne ha fatte realizzare dieci partendo da cartoline del loro territorio per fare una mostra sull’integrazione. Sono state anche utilizzate per una mostra a Lucca Comics 2019 e per celebrare i 50 anni del Festival Teatrale di Santarcangelo».
La sua è una produzione artistica molto ampia. Che tecniche usa per le sue opere e qual è il processo creativo?
«Principalmente lavoro in digitale, utilizzo programmi di modellazione 3d ma anche photoshop, acquerelli e foto che realizzo personalmente. Quando posso disegno con matite e pennarelli».
C’è una storia di fantascienza che avrebbe voluto illustrare, ma non ha mai avuto l’occasione di farlo?
«Lavorando per Urania che sforna due o tre titoli al mese di autori internazionali, italiani, classici e contemporanei ho avuto negli anni il privilegio di illustrare tutti i miei autori preferiti e in certi casi addirittura di aver realizzato la cover per la ristampa di un romanzo illustrato da me».
Qual è il suo libro o film di fantascienza preferito?
«Impossibile scegliere, ne amo davvero tanti sia di libri che di film a cui aggiungerei le serie tv che negli ultimi anni stanno sfornando moltissima fantascienza, ne citerei una per tutte: “The Expanse” che è tratta da una collana di libri davvero notevole scritti dal collettivo James S. A. Corey».
Per scherzare un po’… se potesse andare nello spazio quale pianeta vorrebbe visitare.
«Mi piacerebbe poter visitare un esopianeta abitabile tipo Proxima-b, Kepler 442-b, Gliese 273-b. Sarebbe sicuramente un viaggio incredibile e un’ottima fonte di ispirazione per future copertine».
Immagini e link dell’artista
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