Nausica Di Giuseppe è una pittrice dallo stile figurativo-astratto. Le sue opere sono frutto di forza, impulso e casualità.
Ciao Nausica, raccontaci un po’ chi sei.
«Ciao, mi chiamo Nausica, sono una pittrice autodidatta di Roma, città dove sono nata e vivo.
Di formazione sono un architetto e oltre a dipingere, lavoro come interior designer».
Come è nata la tua passione per la pittura e come è stato il tuo percorso artistico.
«Fin da bambina ho sempre voluto “fare l’artista da grande”, ero talentuosa per il disegno e le attività creative, coloravo e facevo lavoretti di bricolage.
Crescendo però non ho seguito studi artistici, relegando la passione per l’arte ad hobby saltuario, salvo poi iscrivermi alla facoltà di Architettura ed avviare la professione di interior designer, attività che mi ha permesso di esprimere in parte la mia creatività.
Nel 2019 ho avuto una presa di coscienza ed è iniziato il mio percorso di cambiamento: ho deciso di ascoltare la mia bambina interiore e mi sono riavvicinata alla pittura, iniziando un processo di sperimentazione e scoperta di me stessa, decisa a perseguire la mia vocazione artistica».
Tecnica e stile delle tue opere.
«Definisco la mia arte “figurativo-astratto” perché le mie opere hanno una doppia anima: c’è una struttura compositiva studiata, in cui le figure si muovono in un moto vorticoso nello spazio, che al contrario è costituito da strati di colore di fondo, realizzato attraverso un processo astratto, con risultato incerto e irripetibile.
Dipingo d’impulso, per questo utilizzo principalmente colori acrilici, che asciugano velocemente e mi permettono di dare pennellate veloci, gocce e schizzi di pittura e creare diversi strati di colore. Amo la casualità e il finale a sorpresa!».
Essendo opere astratte ti chiediamo come percepisci l’idea di quello che vuoi realizzare e cosa raccontano le tue pennellate.
«Le mie opere rappresentano l’eterno movimento dell’esistenza umana, un movimento fisico e astratto, nella continua scoperta di sè: movimento interiore, come processo di trasformazione, movimento lungo il percorso di vita come ciclo continuo di eventi e fatti che viviamo, relazioni ed emozioni che sperimentiamo, come una spirale di molteplici possibilità di divenire. Con le mie pennellate veloci e circolari provo a rappresentare questo movimento spiroidale».
Realizzi opere su commissione?
«Sì, mi piace la sfida personale di realizzare qualcosa secondo indicazioni e gusti del committente, anche se provo sempre una certa adrenalina e ansia nel farle, in quanto non so mai quale sarà il risultato finale».
Qual è il tuo sogno artistico.
«Il mio sogno è quello di esporre e portare le mie opere in giro per il mondo, sia attraverso le gallerie che nelle case delle persone. Inoltre mi piacerebbe usare la mia arte per cause benefiche e sociali».
Progetti artistici per il futuro.
«Nel futuro prossimo organizzerò delle mostre personali con i miei quadri e mi piacerebbe realizzare opere fisiche tridimensionali».
Cosa non deve mai mancare quando dipingi.
«Luce e musica. La musica per me è uno strumento di lavoro, senza non mi concentro e spesso, anche se sono sola, l’ascolto in cuffia».
Una curiosità prima di salutarci.
«Fin da bambina ho sempre amato il movimento nelle sue forme artistiche: ho praticato varie discipline di danza ed acrobatica in diverse fasi della mia vita e tutt’oggi mi diletto. Così ho riversato questa passione nella mia arte, da cui ne prende le forme.
Insomma, ho dovuto fare una scelta nella vita, se fare la ballerina o la pittrice, ed ho scelto la seconda!»
Link dell’artista
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