Venerdì 30 settembre a Reggio Emilia è stata presentata Curiosa Meravigliosa, l’opera d’arte pubblica permanente realizzata dall’artista catalano Joan Fontcuberta per il Palazzo dei Musei.
Artista, docente, saggista, curatore e scrittore, attento osservatore della realtà contemporanea, Fontcuberta affronta con i suoi progetti il ruolo delle immagini nel nostro tempo, il concetto di smaterializzazione dell’immagine, la riformulazione della nozione di autore. Nell’era della seconda rivoluzione digitale tutti sono produttori e consumatori di immagini, realizzate attraverso strumenti sempre più democratici che formattano le nostre coscienze, le relazioni personali, la vita quotidiana, l’economia, e tanto altro.
L’opera Curiosa Meravigliosa nasce grazie ad un processo partecipativo in cui i cittadini sono stati chiamati dal Comune di Reggio Emilia e da Fotografia Europea ad inviare una o più fotografie sui temi della curiosità e della meraviglia fondanti delle collezioni museali. La chiamata ha registrato una adesione straordinaria che testimonia l’attenzione dei reggiani e delle reggiane per la cultura e il rapporto unico che unisce cittadini e città, ma anche l’apertura nei confronti del patrimonio artistico, dei diritti di tutti e tutte, il legame con la natura, la famiglia, i propri animali domestici, la voglia di stare insieme, di conoscere e viaggiare.
Una selezione dei 12mila scatti raccolti sono stati ricomposti assieme a fotografie degli oggetti presenti nelle collezioni dei musei, in un’unica grande immagine ottenuta grazie a un software di elaborazione digitale che raffigura un grande pavone. Il soggetto scelto
da Fontcuberta attinge alle collezioni zoologiche del museo che conosce molto bene e a cui ha dedicato importanti lavori.
Per realizzare l’opera, in ceramica, di ben sedici metri di altezza, fondamentale è stato il supporto di Marazzi, il famoso marchio fondato nel 1935 a Sassuolo, presente in più di centoquaranta Paesi, simbolo del miglior made in Italy nel settore delle piastrelle di ceramica per l’arredamento e il design. L’iniziativa vede inoltre il contributo Art Bonus di Iren SpA.
Curiosa Meravigliosa, monumentale per impatto architettonico e per innovatività della proposta artistica e culturale, si compone di ben 30 lastre di 120×240 cm in gres porcellanato foto-impresse che integrano l’architettura esistente e completano l’intervento di riqualificazione della piccola piazza a fianco del museo per riportare questo luogo al pieno utilizzo comune e per garantire un “nuovo” punto di incontro, cominciando dall’arte, attraverso un’azione di coinvolgimento attivo della comunità.
Scopri di più sul sito di “Curiosa meravigliosa”
Per le visite guidate è consigliata la prenotazione, 0522 456816 (martedì, mercoledì, giovedì 10 – 13 venerdì, sabato, domenica e festivi 10 – 18). Ingresso gratuito
Testo preso dal sito dei Musei Civici di Reggio Emilia
Joan Fontcuberta
Oltre al lavoro di artista visivo orientato al campo della fotografia, Joan Fontcuberta (nato a Barcellona nel 1955) svolge un’attività più ampia come insegnante, critico, curatore e storico.
Attraverso la manipolazione dell’immagine fotografica, sviluppa un’opera capace di mettere in discussione gli effetti del reale e la veridicità prodotta dalle immagini tecnologiche. In una logica di denuncia dei discorsi autoritari nel contesto dell’informazione, smantella, attraverso diverse serie – Herbarium, Fauna, Sputnik, Les Sirènes de Digne, Miracles – il linguaggio specifico delle discipline della scienza, dell’informazione e di altri sitemi di conoscenza. Nei suoi ultimi progetti si interessa alla natura e alla funzione dell’immagine nella cultura digitale. Tra il 1978 e il 1986 è insegnante presso la Scuola di Belle Arti di Barcellona. Successivamente sarà professore ospite in vari centri e università in Europa e negli Stati Uniti (Universitat Pompeu Fabra a Barcellona, Harvard University of Cambridge negli Stati Uniti, University of Wales nel Regno Unito, Le Fresnoy in Francia). Tra i saggi di Joan Fontcuberta: Le baiser de Judas. Photographie et Vérité (Ed. Actes Sud, Arles, 1996); Science et Friction, Photographie, Nature, Artifice (Mestizo, Murcia, 1998); La (foto)camera di Pandora – La fotografi@ oltre la fotografia (Contrasto, Milano, 2012); La furia delle immagini (Einaudi, Milano, 2018). Ha realizzato mostre personali al MoMA (New York, 1988), MIT (Cambridge, 1988), Musée Cantini (Marseille, 1990), Art Institute (Chicago, 1990), IVAM (Valencia, 1992), MNAC (Barcelona, 1999), Museum of Fine Arts (Fukui, Giappone), Palazzo delle Esposizioni (Roma, 2001), ARTIUM (Vitòria / Gazteiz, 2003), Centre de l’Image / Palau de la Virreina (Barcelona, 2008), Maison européenne de la photographie (Parigi, 2014), Science Museum (Londra, 2014), Museum Angewandte Kunst (Francoforte, 2015) e Museo de Arte del Banco de la República (Bogotá, 2016). Le sue opere si trovano in collezioni pubbliche come il Museo d’Arte Moderna – Centre Georges Pompidou, Parigi; Metropolitan Museum of Art, New York; Museum of Modern Art, New York; Art Institute, Chicago; SFMOMA, San Francisco; National Gallery of Art, Ottawa; Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid; e MACBA, Barcellona.
Tra gli altri riconoscimenti per tutta la sua attività fotografica, è stato nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres dal Ministero della Cultura francese nel 1994. Nel 1998, ha ricevuto il Premio Nacional de Fotografía assegnato dal Ministero della Cultura spagnola e nel 2011 il Premio Nazionale per la Cultura nelle Arti Visive del Governo Catalano. Nel 2013, l’International Photography Award dalla Fondazione Hasselblad in Svezia. Nel 2020 ha ricevuto la Laurea Honoris Causa dall’Università di Parigi VIII.
biografia presa dal sito di Fotografia Europea di Reggio Emilia