Marta Goldin è un’illustratrice e collabora per diverse riviste indipendenti. Il suo è un percorso artistico segnato dalla passione ma anche dallo studio costante e dalla pratica continua.
Breve presentazione.
«Mi chiamo Marta Goldin e ho 26 anni. Abito ad Este, una piccola cittadina in provincia di Padova ai piedi dei Colli Euganei. Dopo essermi qui diplomata in grafica pubblicitaria all’Istituto D’Arte Antonio Corradini, ho intrapreso subito il lavoro di grafica e illustratrice».
Quando hai deciso di dedicarti all’arte?
«Diciamo che avvicinarmi al mondo dell’arte mi è venuto naturale. Sono cresciuta a casa dei miei nonni e mio nonno era un bravissimo ceramista, quand’ero piccola passavo ore ed ore fra i fogli dei suoi bozzetti e da lì ho iniziato a disegnare. A scuola ho avuto l’occasione di perfezionarmi e di arricchire questa mia passione fino ad oggi ed ora si è trasformata anche nel mio lavoro. E’ stato molto importante frequentare ambienti e persone il cui elemento fondante è sempre stato la ricerca nell’arte, perché mi hanno sempre incoraggiato a proseguire la mia passione di illustratrice. Ora collaboro e lavoro per diverse riviste indipendenti e sono molto soddisfatta dei miei traguardi».
Che tipo di tecnica usi per le tue opere?
«Ho iniziato a disegnare utilizzando la classica matita, solo poi ho utilizzato inchiostri e china. Grazie al mio percorso scolastico ho potuto avvicinarmi alla stampa d’arte, che mi ha dato la possibilità di sperimentare varie tecniche di lavoro, come la xilografia e l’acquaforte. Qualche anno dopo, un po’ per gioco, ho iniziato a provare a lavorare con la tavoletta grafica al pc e da quando l’ho provata, non l’ho più abbandonata. In questi ultimi anni mi sono concentrata nello studio dell’illustrazione e dell’animazione digitale».
A noi ha colpito la semplicità del tuo tratto che regala una sorta di leggerezza ai messaggi invece decisi. Come sei arrivata a questa forma di espressione?
«Nei miei lavori ciò che voglio trasmettere è proprio questo: un messaggio deciso, a volte anche molto profondo, ma che viene svelato a chi guarda con molta leggerezza e semplicità. Nelle mie illustrazioni racconto ciò che provo e ciò che vivo nella mia quotidianità, dalle emozioni che sento alle situazioni più bizzarre che possono presentarsi durante la giornata. Racconto sempre qualcosa che comunque mi colpisce e mi dà modo di pensare e riflettere, con un pizzico di levità».
Tu come descrivi il tuo stile ?
«Il mio stile è sicuramente lirico, rappresento quello che sento in modo sognante, spesso molti elementi nelle mie illustrazioni diventano simbolici per spiegare ciò che sto provando con una semplice immagine. Riprendo ciò che mi suscita interesse nella mia quotidianità, un pensiero o un sentimento che voglio comunicare a chi osserva».
Come nascono le tue creazioni?
«Le mie illustrazioni sono molto dirette, non hanno messaggi nascosti o segreti. Cerco solo di comunicare quello che provo con una sorta di delicatezza che avvolge il messaggio. Mi succede di provare felicità, mi capita di soffrire per qualcosa o qualcuno, io cerco sempre di disegnare il sentimento così nudo, come lo sto provando in quel determinato momento. Sento qualcosa che voglio dire e il disegno nasce da sé».
Cosa non deve mai mancare sul tuo tavolo da lavoro?
«Sul mio tavolo da lavoro non deve mai mancare il quaderno dei bozzetti, dove appunto tutte le idee che mi vengono in mente per un disegno e dove realizzo gli schizzi dei miei lavori».
Qual è il tuo messaggio artistico?
«Ciò che voglio trasmettere con i miei lavori è proprio la parola “leggerezza”. Mi capita, come a tutti, di attraversare sia momenti sereni, che momenti difficili e spesso sento il bisogno di mettere nero su bianco questo malessere che provo. Disegno e quel sentimento prende una forma che non esclude mai la mia spensieratezza. Proprio per questo disegno: perché allevia il peso di ciò che è difficile ed è per me un’àncora di salvezza».
Hai qualche progetto nel cassetto che vorresti realizzare?
«Nel mio cassetto ci sono tanti sogni, ma quello a cui sto lavorando con maggior interesse è la realizzazione di una graphic novel tutta mia. C’è ancora molto lavoro da fare, ma mai dire mai! Spero davvero di poter realizzare questo mio desiderio fra non molto tempo».
Qualche curiosità prima di lasciarci.
«Ultimamente sto cercando di cimentarmi un po’ nell’animazione in stop-motion e spero di riuscire a realizzare qualche lavoro anche con questa tecnica. Magari un piccolo cortometraggio! Vedremo, per ora studio e faccio pratica».
Scopri il video dedicato all’artista