Veronica Giacopelli, una giovane fotografa di Cremona ci ha raccontato come nascono i suoi scatti e perché ha deciso di lavorare con i cani.
Breve presentazione.
«Mi chiamo Veronica Giacopelli, ho 24 anni e vivo a Cremona. Ho studiato Grafica Pubblicitaria per 4 anni e successivamente ho fatto 1 anno di programmazione».
Parlaci della tua passione per la fotografia.
«La mia passione è nata verso i 16 anni quando ho iniziato a fotografare persone che conoscevo col cellulare. Da quel momento ho iniziato ad appassionarmi sempre di più iniziando a fotografare ogni volta che potevo, infatti dopo neanche un anno ho preso la mia prima macchina fotografica professionale. Inizialmente mi sono dedicata soprattutto ai ritratti e a fotografare i cavalli dei miei amici, solo un paio di anni dopo ho iniziato a fotografare sporadicamente i cani che, attualmente, sono i miei soggetti preferiti. Per quanto riguarda il mio percorso fotografico ho studiato fotografia per 1 anno durante gli studi di grafica, ho fatto un corso di fotografia al di fuori della scuola e un paio di workshop, il resto è stata tutta esperienza fatta sul campo. La cosa che però per me è stata essenziale fin dall’inizio è far sì che chi osserva lo scatto non veda solo una bella foto, ma vada oltre. Per me è davvero importante riuscire a trasmettere qualcosa attraverso le mie foto».
Di che genere fotografico ti occupi?
«Mi occupo principalmente di ritrarre i cani, sono la mia principale fonte d’ispirazione. Trovo sia bellissimo quanto questi animali diventino parte della famiglia e quanto sappiano darci. Quindi quasi sempre scatto con loro, ma ogni tanto ammetto che è bello fare qualche foto anche con le persone».
Tu realizzi per i cani e padroni dei veri e propri servizi fotografici, ci parli di come è nata l’idea?
«I cani mi sono sempre piaciuti, ma ho avuto l’occasione di conoscerli davvero grazie a una mia amica addestratrice che, aiutandomi col mio cucciolo, mi ha aperto un mondo. Grazie a lei ho conosciuto molti padroni e molti cani, di razza e non. Tra l’altro è stata anche la prima persona che mi ha dato l’occasione di fotografarli permettendomi di scattare con le sue Border Collie. Il motivo per cui ho deciso di concentrarmi soprattutto sui cani è che, partendo dal presupposto che ogni razza ha le sue particolarità, alla fine ogni soggetto è diverso. Nonostante rispecchi i canoni tipici della razza, ha le sue sfaccettature ed è questo il bello. Ho avuto l’occasione di scattare con cani fantastici e vedere il legame che hanno coi loro padroni, è qualcosa di magico che amo immortalare. Quindi ho deciso di unire entrambe le passioni, quella della fotografia a quella dei cani. Da lì è nata anche l’idea di fare quello che io chiamo “il progetto delle razze”, che è un mio progetto personale che consiste nel fotografare quante più razze canine esistenti al mondo. Sarebbe davvero bello riuscire a lavorare con tanti cani così diversi tra loro. E’ un progetto personale iniziato da poco ma sono positiva e motivata».
Come riesci a realizzare questo tipo di scatto? Tenendo presente le difficoltà dei soggetti e l’ambientazione…
«Realizzare degli scatti non è quasi mai facile, soprattutto per chi come me ama farlo in esterna. Non è come fotografare una persona con cui puoi comunicare con lo stesso linguaggio e spiegargli cosa deve fare. A conti fatti però non credo ci sia un vero e proprio “metodo” per realizzarli, dipende da quello che si vuole creare e dall’occhio del fotografo. L’essenziale è l’approccio, che i soggetti siano tranquilli e che ci sia una buona sintonia tra fotografo e cane-padrone. Soprattutto quando si scatta all’aperto, che sia in mezzo alla natura o in città, è importante che il padrone e il proprio cane siano in sintonia e sereni. Questo per me è fondamentale, infatti la prima cosa che faccio è farmi conoscere da loro, parlando col padrone prima di scattare e facendomi conoscere dal cane così da non essere totalmente una persona estranea. Una cosa importante da tenere sempre presente durante gli scatti con i cani è che non è sempre facile attirare la loro attenzione perché gli stimoli che li circondano sono molti. Se un cane e il suo proprietario hanno un ottimo feeling, sicuramente si ha un vantaggio perché nonostante le distrazioni che circondano il cane lui sarà sempre ben focalizzato sul proprietario. Se invece si parla di un cane giovane o che comunque sta ancora lavorando per creare questa specifica collaborazione con il proprietario, bisogna fare in modo di diventare noi più interessanti degli stimoli circostanti. Questo si fa richiamando il cane con una parola che conosce e che sa essere legata a un evento positivo. Utilizzando un gioco che gli piace molto oppure facendo vocalizzi sconosciuti che, stimolando la curiosità del cane, ci permettano di attirarne l’attenzione. Un’altra cosa per me indispensabile è quella di non mettere mai fretta durante il servizio, se non viene bene una foto desiderata si riprova in seguito o altrimenti si passa ad altro, così da non mettere ansia. In tutto ciò entra in gioco anche il carattere del cane, chiedo sempre informazioni al proprietario per capire quale approccio tenere ma a prescindere da ciò, non costringo mai un cane a fare qualcosa che non vuole, sarebbe controproducente in quanto ci tengo che per loro sia un piacere e un divertimento stare davanti all’obbiettivo».
Se io volessi un tuo servizio fotografico con il mio amico peloso, cosa dovrei fare?
«Basta contattarmi sulla mia pagina instagram o tramite la mia email veronicagiacopelli.photography@gmail.com e poi accordarsi su che tipo di servizio fotografico si desidera avere».
Cosa non deve mai mancare nella tua borsa fotografica?
«Sicuramente un buon numero di schedine SD e oramai anche dei bocconcini extra per i cani per evitare che finiscano!».
Stai lavorando a qualche altro progetto?
«Attualmente sto lavorando su un altro progetto personale. Io adoro tutti i cani senza distinzioni e dato che il primo progetto riguarda i cani di razza, il secondo no. Mi sto informando per riuscire a lavorare con i cani dei canili in modo da poterli fotografare e poter fare vedere alla gente qualcosa che va oltre al triste cane dietro le sbarre. Spero che cercando di mostrare questi cani sotto un’altra luce possano trovare più facilmente una casa e qualcuno che si occupi di loro dandogli un’altra possibilità… una famiglia».
Hai qualche curiosità da raccontarci?
«L’unica cosa che posso dire è che durante i servizi fotografici a volte succede davvero di tutto, scene veramente comiche e a volte assurde! Motivo per cui mi piacerebbe anche realizzare dei video dietro le quinte in futuro con chi me ne darà l’occasione, per mostrare non solo le risate, ma anche il lavoro che c’è dietro a uno scatto».
Scopri il video dedicato all’artista