Thomas David Giardini è un artista appassionato che, attraverso il costante studio e la dedizione artistica, realizza opere emozionanti e spesso il suo soggetto è la donna.
Ciao Thomas, racconta a chi non ti conosce ancora un po’ chi sei.
«Ciao a tutti e grazie ad Altro Spazio D’arte per avermi dato l’opportunità di fare questa intervista. Mi chiamo Thomas David Giardini e sono nato negli Stati Uniti, vivo in Italia da circa 9 anni e ho scoperto il mio amore per l’arte grazie a mia madre che durante un periodo difficile mi ha regalato una tela e dei colori acrilici. Sin da quel momento ho sempre creato disegni, dipinti e illustrazioni con varie tecniche e riguardanti vari temi. Voglio creare le cose più belle che posso, al meglio delle mie abilità».
Come procede il tuo percorso formativo? ti avevamo lasciato che frequentavi la Scuola Comics Internazionale e studiavi fotografia e pittura per conto tuo.
«Ho completato il corso di Illustrazione l’anno scorso. I professori della Scuola Comics ci hanno insegnato tantissime cose sul mondo dell’illustrazione, sulle varie tecniche e tanto altro. Sono bravissimi artisti e amano l’arte e questa è stata una fortuna per me. Questa esperienza mi è stata molto utile perché prima della Scuola Comics non avevo un confronto tra la mia arte e quella delle persone che lo fanno per mestiere da tanto tempo. Confronto utile per farci crescere e maturare come artisti. Abbiamo esplorato tanto il lato narrativo delle immagini durante il corso. Sono ancora appassionato di fotografia, spesso nei mei lavori uso delle reference con foto che ho scattato. Attualmente la mia ragazza è diventata la mia modella, e presto voglio iniziare un suo ritratto, voglio che sia il mio lavoro più bello. Vorrei anche concentrarmi sulla pittura su tela, nel mio caso con i colori acrilici, non dipingo ad olio perché è un tipo di colore mi dà fastidio, ho anche avuto qualche reazione allergica in passato, per fortuna non grave».
Parlaci del tuo stile e della tua tecnica e se queste due cose sono legate tra loro.
«Il mio stile artistico è in costante evoluzione e sviluppo. Cambia con il passare del tempo e l’esperienza. È fondamentale essere liberi di poter cambiare stile perché il migliorare è in sè un cambiamento. Ho più esperienza e legame con la grafite e i colori ad acrilico, adesso mi vorrei dedicare alla pittura ad acrilico su tela. Uso le varie tecniche in diversi modi, a volte mi ritrovo ad usare le matite come se fossero un pennello, oppure gli acrilici come se fossero dei colori ad olio. Con il passare del tempo mi sono accorto che questi materiali non hanno limiti o regole per quanto riguarda il tipo di immagini che posso creare. Semplicemente con più pratica puoi fare più cose che poi si possono riconoscere come uno o più stili. Di solito cerco uno stile appropriato in base al soggetto o al tema del lavoro».
Nelle tue opere è ricorrente la figura femminile, come mai e se hai in mente in futuro un altro soggetto a cui dedicarti.
«Alcuni anni fa mi è stato chiesto come mai disegnavo spesso donne, prima di allora io non me l’ero mai chiesto, ero solo concentrato su come farlo bene. A parte il fatto che mi piacciono tanto le figure femminili come soggetti e protagoniste per i disegni e dipinti, il resto della risposta è difficile da sintetizzare ma ci provo. Ogni vita e ogni storia è diversa, nella mia le donne sono state e sono il motivo per cui sono vivo e salvo. Devo tutto a loro, le persone con cui ho avuto i legami più forti e le persone che amo di più sono per la maggior parte donne. Anche il motivo per cui ho iniziato a dipingere è grazie a una donna, ovvero mia madre. Da quando mi ha regalato quella tela con i colori acrilici non ho più smesso di dipingere e disegnare. Non li ho ancora pubblicati nel mio nuovo profilo instagram, ma ho anche realizzato dei ritratti di figure maschili come Notorious B.I.G e un ritratto di un amico. Il primo dipinto che ho realizzato era un ritratto femminile. La mia prima commissione fu un ritratto di una signora e adesso la mia ispirazione per un progetto è la mia ragazza. Sono eternamente grato alle donne per avermi regalato i momenti più belli della mia vita e anche per avermi dato tanto amore. Per il futuro ho già alcune idee da realizzare di figure maschili e paesaggi, non ci sono limiti».
Una tua opera a cui sei legato e se ce la racconti.
«Vi racconto della mia illustrazione Malefica che ho realizzato nel 2022. L’ispirazione per questo lavoro mi è venuta mentre giocavo con il personaggio Malefica nel board game Villainous insieme ad amici. Da piccolo La Bella Addormentata è stato uno dei primi film di animazione che ho visto e questo personaggio mi aveva colpito, era il più misterioso e affascinante del film, anche per come si trasforma in drago verso il finale. Ho deciso di rivedere il film e di fare una bozza. Qualche mese prima avevo realizzato un ritratto (di profilo) di Jacqueline De Ribes, Malefica ha un profilo molto interessante quindi ho usato quello di Jacqueline De Ribes come base per la struttura anatomica modificando il viso secondo le caratteristiche della strega. L’idea di mettere gli elementi più importanti all’interno della sagoma mi è stata data in qualche modo dalle illustrazioni di Sergio Toppi.
Ho voluto fare il tutto con uno stile più realistico rispetto al film, ho ricreato i vari elementi. Per quanto riguarda le tre fate, ho usato la sagoma di una realizzata per un altro mio lavoro, per un’altra la mia ragazza come modella e per la terza fata invece l’ho disegnata a mente senza una reference. Sono contento del risultato finale, infatti sto pensando di illustrare altri cattivi Disney, Ade il cattivo di Hercules mi ispira molto».
Qual è il tuo sogno artistico e cosa vuol dire per te essere un artista.
«Potrebbe sembrare strano ma non so se ho un sogno artistico specifico. Se vogliamo qualcosa davvero tanto e ci mettiamo d’impegno e con dedizione, spesso la otteniamo. Magari non esattamente come ce la immaginavamo, ma comunque quando arriva ci rendiamo conto che quella cosa l’abbiamo raggiunta. Il mio approccio con l’arte è un approccio spirituale, mentre creo l’arte mi permette di andare in un luogo distante dai problemi del mondo. Qui trovo qualcosa di magico che spero di riportare su tela o foglio per poterla anche condividere. Il resto lo raccontano i miei lavori, parte della magia è che ogni lettura dei miei lavori, come tutte le forme di arte, viene percepita diversamente da ognuno di noi. L’arte è essenziale per l’uomo perché è una passione da seguire, un scopo e un rifugio. Spero come artista di poter contribuire a qualcosa di buono e bello. Si può vedere attraverso i miei lavori che nascono dall’amore e dalla dedizione che ho per l’arte. Provo sempre a migliorare come artista e anche come persona, cosa che penso dovremmo fare tutti per noi stessi e per chi abbiamo intorno. Ovviamente questo mondo è pieno di violenza e odio e con la mia arte voglio allontanarmi da tutto questo, voglio creare opere d’arte incantevoli e cariche di vita, di fantasia, di amore e bellezza. Arte semplice e bella grazie alla quale è possibile trovare un po’ di magia, quella che cerchiamo magari senza saperlo. Le cose che non riusciamo a dire a parole possiamo raccontarle con il disegno e la pittura perchè abbiamo bisogno anche di questo. Credo che in origine l’arte fosse l’urlo dell’esistenza. È anche una medicina per le anime, qualcosa di magico che ci libera. Per questo l’arte è importante, anzi essenziale per molti. Grazie ancora».
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