Andreea Gherman in arte Andy, disegnatrice e pittrice appassionata di arte da sempre, ha proseguito il suo percorso artistico anche come autodidatta. Le sue opere raccontano storie e momenti di tutti i giorni.
Ciao Andreea, raccontaci un po’ chi sei.
«Ciao, sono Andreea Gherman, poco più di 30enne, vivo in un piccolo paesino nella provincia di Cuneo e firmo i miei lavori come ‘’Andy’’».
Quando hai capito e quindi poi deciso di essere un’artista.
«Non penso ci sia stato un momento preciso in cui ho capito oppure ho deciso di seguire questa vocazione. Da bambina disegnavo e dipingevo sempre, su qualsiasi superfice e con qualsiasi strumento avessi tra le mani. Se trovavo per casa un libro ci disegnavo sulle pagine come se le parole non esistessero, come se quelle pagine fossero completamente bianche. E mi piaceva creare un po’ di tutto. Mentre frequentavo quelle che erano le elementari, avevo partecipato ad un piccolo concorso organizzato dalla mia scuola ed altre scuole nella mia città, portando un acquarello che mi ha fatto vincere un piccolo diploma. Andando avanti, ho sempre proseguito un po’ da sola, da autodidatta. Ho sempre agito in quella che era la mia “bolla” sperimentando e lasciandomi prendere dalla curiosità. Il mio percorso ha avuto un miglioramento nel momento in cui mi sono iscritta al Liceo Artistico, ho imparato le basi per quanto riguarda il livello tecnico e ho avuto la spinta e le indicazioni per poter andare avanti. Nonostante io abbia scelto di proseguire con l’indirizzo di architettura, limitando il mio percorso per quanto riguardava la pittura, ho continuato ad imparare da autodidatta anche dopo aver finito il liceo».
Usi diverse tecniche, raccontaci quali sono.
«Attualmente mi piace dipingere con i colori acrilici, con gli acquarelli, disegnare con le matite colorate, ultimamente ho avuto il piacere di scoprire la bellissima tecnica delle matite pastello. Mi è capitato di usare le bic colorate, tecnica che devo approfondire. Pur prediligendo i colori possibilmente vivaci, la tecnica della grafite insegnatami al liceo come prima tecnica da imparare non me lo posso scordare».
Come nascono le tue opere, dall’idea alla scelta della tecnica.
«Per me ha un alto valore l’estetica, la precisione, e tendenzialmente metto in risalto i colori. Alcune volte mi è capitato di modificare volutamente i colori in alcuni dipinti, oppure di mettere un po’ più in evidenza alcuni di questi un po’ meno visibili. Per la tecnica mi faccio semplicemente prendere dall’ispirazione e dal risultato che voglio tirare fuori».
Come definiresti il tuo stile.
«Posso dire che il mio stile si avvicina molto al realismo. Mi piace rappresentare le cose come sono, nonostante io spesso volutamente vada a modificare i colori oppure a manipolare l’immagine di partenza. Non mi definisco iperrealista, per definirsi tale bisogna rappresentare i dettagli più in profondità, anche dove essi sono quasi impercettibili. Diciamo una via di mezzo tra le due. Mi è capitato anche di uscire completamente fuori da questi due termini, volendo solamente rappresentare un qualcosa di gradevole alla vista. Questi però sono casi più rari».
Realizzi opere su commissione?
«Realizzo anche opere su commissione. Metto a disposizione un po’ tutto quello che rientra nelle mie capacità. Come contatto lascio la pagina Facebook e la email. Chiunque può chiedermi qualsiasi cosa inerente ai miei lavori e io cercherò di dare le risposte adatte».
Qual è il tuo messaggio artistico.
«Più del lasciare un messaggio, mi piace l’dea di lasciare un segno. Un esempio può essere un ritratto, che rimane personale, oppure una bella sensazione nell’entrare in casa e trovarsi davanti un dipinto come può essere una composizione floreale. Qualsiasi cosa attorno a noi può influire positivamente o negativamente sul nostro umore. Dunque, mi piace l’dea che i miei lavori possano dare un tocco positivo in questo senso. La sensazione finale rimane soggettiva, fa parte dell’identità e della vita di ognuno».
Se c’è un’opera a cui sei più legata, anche non tua.
«Non ne ho una in particolare, ognuna a modo suo ha rappresentato in qualche modo un momento della mia vita. Negli artisti ho sempre osservato con ammirazione la loro tecnica e le loro capacità nello stupire lo spettatore».
Qual è il tuo sogno artistico.
«Ogni artista vorrebbe fare della sua arte un lavoro, o almeno renderla parte attiva e importante della propria vita. Come raggiungere questo obiettivo credo che rimanga una sfida continua».
Cosa non deve mai mancare quando lavori e nelle tue opere.
«La musica deve sempre essere presente, così come un’ampia gamma di colori anche se la maggior parte di essi possono non servirmi».
Una curiosità prima di lasciarci.
«Adoro mettere a disposizione della mia arte qualsiasi cosa io abbia avuto occasione di imparare e ho il piacere di spaziare ancora. Mi è capitato alcune volte di realizzare delle cartoline di auguri mettendo insieme disegno/dipinto- cartoncini colorati. Credo che qualsiasi cosa creata manualmente possa lasciare il suo segno».
In copertina: “Fiori al tramonto” acrilico su tela, dimensioni: 60x80cm
I link dell’artista
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