Silvia Pavarini, nasce come graphic designer per poi trovare se stessa nella pittura. Il suo stile è fatto da sogni, emozioni e colori.
Quali studi hai fatto?
«Ho frequentato le scuole superiori a Parma, all’Istituto Statale D’Arte “P. Toschi” (oggi Liceo Artistico), una scuola che mi ha dato tantissimo e che rimarrà sempre nel mio cuore. In seguito ho frequentato l’Accademia d’Arte e Comunicazione NABA di Milano, qui ho seguito l’indirizzo di Graphic Designer».
Parlaci del tuo percorso artistico.
«Tortuoso… A parte gli scherzi, ho iniziato a lavorare come grafico pubblicitario, ma questo lavoro non mi rispecchiava proprio, solo che ci ho messo quasi 12 anni per darci un “taglio”. Nel 2014 ho deciso, in seguito ad alcuni avvenimenti, di provare a cimentarmi nel mio più grande desiderio lavorativo, la pittura, volevo essere un’artista a 360 gradi. Venivo da un’esperienza come grafico e illustratrice e sapevo di poter chiedere di più a me stessa attraverso la pittura.
Dopo poco tempo, ho iniziato a lavorare con qualche galleria e a essere pubblicata su riviste di settore italiane ed estere, così mi sono accorta, che qualcosa di buono lo stavo facendo e che i miei quadri avevano qualcosa da dire e quel qualcosa arrivava alle persone che hanno iniziato a seguirmi e a regalarmi complimenti davvero bellissimi».
Come definiresti il tuo stile? E come nascono i tuoi personaggi?
«Il mio stile è surreale, onirico, epidermico, uso in prevalenza colori acrilici, con l’aggiunta di dettagli a penna Bic o pastello. Nei miei quadri, rappresento sempre figure femminili dai volti fermi e immobili, le mie fanciulle hanno una sensibilità epidermica, le emozioni si concentrano sul viso, sulle mani e sulle braccia. I loro corpi sono avvolti da una grande macchia di colore, da cui, tramite piccoli fori escono elementi floreali, coriandoli, foglie e natura. L’idea o l’ispirazione nasce da un urgenza interiore, di far emergere tutte le emozioni e i sentimenti, e di connettersi per mezzo di essi al mondo e alla natura».
Quali progetti lavorativi hai?
«In questo momento sto preparando alcune cose per l’autunno/inverno. Una collettiva a New York e una in Italia (vicino a casa) e a febbraio realizzerò alcune lezioni di pittura online, per me una vera sfida, spero di essere all’altezza».
Qual è il tuo messaggio artistico?
«Se i tuoi sentimenti sono veri, verranno riconosciuti tramite il tuo lavoro!».
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