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Pittura, famiglia ed emozioni in un unico viaggio

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Serena Silaro, pittrice e artista figlia d’arte. Grazie alla sua famiglia e a sua madre in particolar modo, ha capito che la pittura sarebbe stata la sua strada e il suo lavoro.

Come è nata la tua passione per l’arte.
«Dipingo dalla tenera età di sei anni, figlia di artisti di strada per vocazione e di professione che pur di vendere le mie opere evitavano di specificare chi le avesse fatte, ovvero solo una bambina. Credo che la mia passione per l’arte non abbia una data di inizio, ma ci sia sempre stata, sono cresciuta nel laboratorio di pittura dei miei genitori, guardavo mia madre al suo cavalletto e volevo imitarla, così mio padre creò un piccolo tavolo di legno e mi disse “questo è il tuo cavalletto”, da lì non mi sono mai fermata, stavo ore e ore a dipingere piccoli animaletti di terracotta, sperimentavo e mi appassionavo perché ogni giorno scoprivo. Di questo devo ringraziare i miei genitori, ma soprattutto mia madre che non si è mai scoraggiata di fronte alle mia mani o ai miei vestiti sporchi di pittura, non lavabile».

Tu hai iniziato anche molto presto ad esporre.
«Spinta dalla mia nonna materna anch’essa artista, all’età di tredici anni, ho partecipato alla mia prima estemporanea interregionale, classificandomi al primo posto. A 21 anni ho cominciato a esporre le mie opere nelle strade siciliane più ricche di turismo cosmopolita. Taormina, città natale, è stata mittente di partenza per la maggior parte delle mie tele, che hanno preso il volo verso confini europei e intercontinentali».

Di cosa parlano le tue opere.
«Esprimo le mie emozioni raffigurando i mali di questo secolo, riciclando la plastica per ricordare che il pianeta deve essere salvaguardato e protetto. Da qui l’arrivo di un premio da parte di EA Effetto ARTE che ha pubblicato le mie opere nell’annuario Artisti 2020 (edizione Mondadori), una grande soddisfazione ed emozione. Non abbandono però le tele e la morbidezza dell’olio, che sono la mia passione prediletta, e attualmente a seguito di varie ordinazioni sto dipingendo teste di moro su tela. L’idea futura è quella di creare ritratti di coppia su teste di moro, prima opera già in cantiere».

Come nascono quindi le tue opere.
«Le mie creazioni spesso nascono sotto la richiesta di un cliente, ma quelle che adoro sono quelle che di colpo mi appaiono e mi si accendono in mente, come una lampadina. Molte volte mi piace sistemare una tela sul cavalletto e lasciarla lì, guardarla di tanto in tanto o per ore finché non è lei stessa a dirmi chi è»

Collabori con la Volcano-Etna Dry Gin, come è nato questo rapporto.
«Collaboro attivamente con Volcano Gin e dopo il successo delle ultime vendite, nonostante l’assurdo periodo storico, sono sempre più carica di idee. A breve arriveranno le Volcano fatte con applicazioni d’oro 22 carati, mi piace pensare a Volcano come a un oggetto prezioso. Tutto è nato quando decisi di fare un regalo a mio marito, dipingendo appunto la bottiglia di Volcano, e da lì sono nate tutte le altre. Guardavo la bottiglia, perfetta così com’era e pensavo come potessi rendere più bella qualcosa che già lo era e non ha bisogno di nient altro. E così ho perfezionato sempre di più la mia tecnica di pittura su vetro e ad oggi sono molto soddisfatta, ma ho ancora tante idee da realizzare a riguardo.
Parlando ancora di Volcano, l’ho scelto per partecipare a un premio a New York, ho dipinto un volto di donna stravolto per ricordare tutte le donne vittime di violenza e ho ricevuto una targa di merito per il tema, per la denuncia a un tema così inspiegabilmente sottovalutato e per la creatività. Attualmente con un’altra bottiglia sempre creata contro la violenza sulle donne stiamo sostenendo l’Associazione Centro Veneto Progetti Donna».

Cosa non deve mai mancare sul tuo tavolo da lavoro.
«Sul mio tavolo da lavoro non deve mai mancare il disordine… è proprio quello che mi crea idee».

Stai lavorando a un progetto in particolare?
«Per il futuro ho voglia di  organizzare dei contest, uno è stato fatto a fine marzo. I contest saranno gratuiti, quindi gli artisti non dovranno pagare assurde somme di denaro per la partecipazione, e più avanti mi piacerebbe organizzare un’estemporanea in strada, ma per questo avrò bisogno di un po’ di tempo per organizzarmi… sarà però il mio prossimo progetto».

I link dell’artista

Scopri il video che le abbiamo dedicato

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