Martina Pirrota è una giovanissima illustratrice molto determinata. Ama ritrarre personaggi del mondo fantasy e lo fa usando sia la tecnica digitale che quella manuale.
Breve presentazione.
«Salve mi chiamo Martina, ho 18 anni e sono palermitana. Sono una studentessa del Liceo Artistico Ragusa Kiyohara e frequento il quarto anno».
Quanto gli studi che stai seguendo, influenzano il tuo stile.
«Frequentare questa scuola non è male, posso dire che molte cose le ho imparate anche quì, ma la maggior parte di ciò che so l’ho appreso da me. Ho iniziato da ragazzina, all’età circa di 10/11 anni guardando anime. Difatti il mio stile era molto vicino al manga. Adesso, col passare del tempo, grazie alla pratica sull’anatomia e anche a degli esercizi fatti a scuola, posso dire di avere uno stile semirealistico. Ovvero una base realistica, ma con delle proporzioni non del tutto attinenti, e quindi più grandi o più piccole in base all’esigenza».
Cosa preferisci raffigurare e con quali tecniche.
«Preferisco lo stile fantasy, dunque amo raffigurare guerriere, maghe, streghe e quant’altro. Ho iniziato a cimentarmi nel disegno digitale, che non credevo fosse così piacevole, ma il mio amore per il disegno a mano non cambierà mai».
Cosa non deve mai mancare quando disegni?
«Quando disegno non deve mai mancare la gomma! ahah, sembrerà scontato, ma sono una grande pasticciona. Ma soprattutto non devono mai mancare delle ottime reference e della buona musica».
Qual è il tuo sogno artistico.
«Da un anno ho iniziato a lavorare più seriamente con nella mente e nel cuore il sogno di realizzare una graphic novel alla quale sto lavorando però come sogno più grande mi piacerebbe entrare alla Disney».
Come si chiamerà la tua graphic novel.
«”Eclipseeds” che significa letteralmente “I Semi dell’Eclissi”. Vi dirò una piccola curiosità al riguardo. Tutto è ambientato in due mondi, entrambi strettamente collegati tra di loro e l’amore è la chiave di tutto. Detto ciò è stato un piacere partecipare a questa intervista e ringrazio vivamente i cari amici di Altro Spazio D’arte».
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