Lara Breda è una fashion designer, ama il disegno e l’illustrazione da sempre, ma solo da poco ha deciso di mettersi in gioco e mostrare il proprio lavoro agli altri. Si esprime principalmente attraverso la tecnica dell’acquerello e il suo soggetto preferito sono le donne.
Ciao Lara, raccontaci un po’ chi sei.
«Ciao, mi chiamo Lara sono una fashion designer e la mia più grande passione è disegnare. Mi ritengo una persona creativa: il mio sogno più grande è sempre stato quello di fare l’illustratrice, ma la vita mi ha portato lungo un’altra strada dove comunque non manca la creatività. Sono autodidatta, tenace, mi ritengo una persona competitiva, mi piace mettermi alla prova, provare nuove forme d’arte, nuove tecniche, cerco di misurarmi con i professionisti partecipando anche ai concorsi, (qualcuno l’ho pure vinto). A volte mi abbatto, ma non mollo mai e cerco sempre di portare a casa un buon risultato».
Quando e perché hai deciso di dedicarti al mondo dell’illustrazione e quale è stato il tuo percorso.
«Credo di essere nata illustratrice, nel senso che fin da piccola mi piaceva inventare storie, e mentre mi facevo i films in testa, disegnavo di getto con la penna biro strappando e riempiendo le pagine dei quaderni di scuola (che poi rimanevano regolarmente senza pagine!). Nel tempo non ho mai smesso di dipingere, ma ad un certo punto mi sono fatta una domanda: “perchè le persone ritengono certi lavori dei quadri e i miei solo dei disegni?”. All’inizio ci stavo male, mi sembrava di essere sminuita, ma mi sono data una risposta: sono portata verso le illustrazioni. E’ fondamentale capire chi sei. Non ho mai creduto che questa passione potesse diventare un lavoro, per questo motivo mi sono realizzata in un’altra professione che comunque amo molto. Solo ultimamente ho cominciato credere di più nel mio potenziale, a mostrare i miei lavori e a propormi. Qualche risultato arriva, insisto e ne sono felice!»
Come nascono le tue illustrazioni e se c’è un soggetto che ami particolarmente realizzare.
«Le mie idee solitamente arrivano all’improvviso, a volte basta una parola per aprire un mondo. Altre volte le idee arrivano con immagini nitide e chiare (e solitamente sono i disegni che poi mi vengono meglio), altre volte invece, devo pensarci un po’ e girare attorno ai pensieri meditando. Adoro la tecnica dell’acquerello perchè mi rilassa moltissimo muovere e accompagnare l’acqua sul foglio e vedere come essa si spande in forme colorate e velate. Mi piace molto disegnare il corpo umano, che però molto spesso assume estensioni surrealistiche. Amo molto anche fare i ritratti che dipingo alterando i colori e aggiungendo elementi di fantasia. Adoro anche fare le caricature, molte volte capita che le persone che conosco diventano protagonisti di vignette comiche ispirate a fatti realmente accaduti».
Se potessi definire con tre aggettivi il tuo stile (o lavoro) artistico.
«Rispondo citando i pareri di altre persone che hanno definito così i miei lavori: eleganti, onirici, sensuali».
Realizzi opere su commissione?
«Sì certo, realizzo ritratti e caricature e qualsiasi altra cosa mi venga richiesta».
Qual è il tuo messaggio artistico.
«Come ho già detto, sono più predisposta al disegno figurativo in particolare verso il corpo umano femminile. Cerco di rappresentare la femminilità, i sentimenti delle Donne, ma soprattutto la sensualità che è insita nel DNA della Donna. Purtroppo molte volte viene repressa per paura di scadere nel volgare e paura del giudizio. La linea di confine tra questi due aspetti è davvero sottile e spesso poco chiara, talvolta fraintesa. Le “mie” donne sono spesso rappresentate nude, ma assumono sempre atteggiamenti naturali, quasi come se fossero spiate in un momento in cui stanno pensando ad altro. Questo è il mio messaggio a tutte le donne: “Madre natura ti ha creata Donna, la bellezza è unica ed è grande, si trasmette con la spontaneità, non avere paura di mostrare la tua anima, è la tua forza!”».
Cosa ti auguri per il futuro e se hai un sogno in particolare.
«Auguro alla mia creatività di arrivare lontano e di riuscire ad entrare nell’animo sempre di più persone».
Una curiosità prima di lasciarci.
«Vi racconto un fatto divertente: un giorno ho acquistato un libro di cui avevo spesso sentito parlare. Un libro ben recensito che spiega come apprendere il miglior metodo per disegnare. L’ho preso perchè ero curiosa di imparare qualcosa di nuovo, ma ho poi scoperto che questo metodo è l’unico che ho adottato da sempre e non ho mai fatto altro!!
E la cosa più difficile che ho realizzato?… una scritta!»
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