Gloria Belardinelli è un’illustratrice mossa dalla passione per il disegno fin da bambina e che sulla sua strada ha incontrato anche l’amore per la musica.
Breve presentazione.
«Mi chiamo Gloria H. Belardinelli, vivo ad Arezzo, classe 1985 anche se nessuno ci crede. Il mio percorso di studi nell’adolescenza è stato abbastanza turbolento, riassumerò semplicemente dicendo che mi sono diplomata con maturità scientifica e ho studiato disegno, fumetto e illustrazione dall’età di 11 anni circa fino ai 20 tramite corsi esterni al percorso scolastico, alcuni dei quali tenuti da docenti della Scuola Comics di Firenze. Tuttavia dopo la scuola, data la mia innata curiosità e la grande quantità di interessi da coltivare, ho avuto una formazione anche di tipo umanistico e relazionale. Intorno all’età di 19 anni invece ho iniziato a studiare da autodidatta le tecniche di disegno digitale fino ad arrivare ad oggi proseguendo con la mia ricerca artistica».
Come è nata quindi la tua passione per l’arte?
«Disegno da quando iniziano i miei ricordi, probabilmente influenzata da una famiglia di persone creative, mio nonno infatti è un pittore ed ha sempre vissuto di questo. In generale ho sempre avuto una passione molto spontanea per il disegno. Mi sono successivamente dedicata all’illustrazione e in passato un po’ al fumetto perché da bambina scoprii per caso il manga di “Sailor Moon” ancor prima del popolarissimo anime. Per tutta l’adolescenza infatti manga di ogni genere hanno influenzato molto il mio stile ma da diversi anni ormai me ne sono completamente distaccata dedicandomi quasi solo esclusivamente all’illustrazione».
Come descriveresti il tuo stile?
«Per me è molto difficile definire il mio stile poiché è il risultato di molte influenze artistiche come l’illustratore Pascal Campion, le colorazioni del fumetto italiano di Sky Doll di Barbucci e Canepa fino a passare a grandi artisti come Dalì, Klimt e Schiele, per non parlare di alcuni stili fotografici, cinematografici e musicali. Tuttavia generalmente le persone dicono che il mio è uno stile originale, fresco, riconoscibile e che esce dagli schemi».
Come nascono le tue opere e che destinazione trovano?
«Molte delle mie illustrazioni digitali nascono da vissuti e pensieri personali, da brani musicali, fotografie e da tutto ciò che in qualche modo riesce a scuotere qualcosa dentro di me o anche solo perché mi trasmette bellezza e serenità. Non so bene cosa si intenda per destinazione ma posso dire che le mie opere ad oggi sono arrivate a personaggi del mondo della musica come i Saint Motel, Motta, Diodato e alcuni attori italiani grazie alla collaborazione con Arezzo Crowd Festival. Ed inoltre alcune stampe dei miei lavori sono ovviamente appese alle pareti di casa di alcuni dei miei amici più preziosi».
Hai qualche soggetto in particolare che prediligi ritrarre?
«Senza dubbio i miei preferiti sono appunto i Saint Motel ai quali sono molto affezionata e ho la fortuna di conoscere di persona da qualche anno anche grazie alla collaborazione con Saint Motel Italia. Inoltre oltre ai landscapes e gli interior design che amo moltissimo disegnare, come ho già detto in qualche altra intervista amo raffigurare tramite oggetti, luoghi o dettagli, piccoli momenti quotidiani. Mi affascinano moltissimo e trovo che proprio per la loro semplicità siano momenti di vita irrinunciabili».
Cosa non deve mancare sul tuo tavolo da lavoro?
«Naturalmente il mio pc e la mia tavoletta grafica, ma anche fogli dove poter abbozzare delle idee e la musica».
Hai qualche nuovo progetto a cui stai lavorando o vorresti realizzare?
«Sì ho qualcosa in mente ma poiché è tutto in forse per adesso non posso svelare granché se non che al momento sto pensando di partecipare ad alcuni concorsi e una cosa che mi piacerebbe molto realizzare da sempre è una graphic novel ma ad essere onesta poiché trovo che sia un progetto molto impegnativo, non ho ancora mai pensato in concreto come svilupparla ed eventualmente come pubblicarla. Inoltre essendo una persona molto cervellotica mi piacerebbe trovare qualcuno che possa aiutarmi a mettere insieme il fiume di idee che ho in testa per scrivere un soggetto interessante da illustrare».
Qualche curiosità prima di lasciarci?
«Certo! Senza dubbio vorrei citare alcune realtà per me importanti e che mi stanno a cuore, in particolare la Biennale d’Arte MArteLive di Roma che nel 2017 mi ha selezionata come vincitrice al 1° posto per la sezione illustrazione, un’esperienza bellissima che si protrae nel tempo e alla quale consiglio vivamente di partecipare anche solo per il clima che si respira agli eventi. Nel 2019 invece ho avuto l’opportunità di partecipare alla mostra “La Pazienza di essere raccontati – 9 stanze per 9 canzoni” con la mia opera dedicata al brano ”La Prima Volta” e presso Camere Civico 15 di Arezzo. La mostra era omaggio all’artista Francesco Motta che ha potuto visitarla di persona. Infine ultimo ma di certo non meno importante è stato il contest ”Semafori” indetto durante i giorni di lockdown, dalla band Montecarla che ringrazio infinitamente per avermi selezionata al primo posto con la mia illustrazione, naturalmente vi invito ad ascoltarli. Concludo infine dicendo che fra le varie collaborazioni attive oltre a quelle già citate quali Saint Motel Italia e Arezzo Crowd Festival, collaboro anche con Lolivito-Videoproductions & Motion Graphic di Officina 31 di Arezzo, per la realizzazione di illustrazioni vettoriali che vengono successivamente animate».
Scopri il video dedicato all’artista