Giohà Giordano è un’artista e medium. Attraverso i suoi quadri l’osservatore viene accompagnato dal fluire dei colori che creano forme metafisiche. I suoi soggetti raccontano una ricerca spirituale ed evolutiva.
Quando hai deciso che l’arte sarebbe stato il tuo linguaggio espressivo.
«Non c’è stato un momento preciso, l’arte è nata con me, o forse io con lei. L’espressione artistica è fluita attraverso colori, pennelli, tele, in modo naturale senza necessità di scegliere. Da bambina le possibilità non erano molte, ma pur di disegnare rubavo le tende e le lenzuola di mia madre per trasformarle in tela e dipingere il mio mondo».
Tu definisci i tuoi quadri come Stargate, spiegaci meglio.
«Lo Stargate è un passaggio dimensionale dove la mente ordinaria ha la possibilità di vedere oltre i propri confini. Chi osserva viene accompagnato intimamente dal fluire dei colori. Questo permette alle emozioni di trasformarsi, all’osservatore di percepire il cambiamento di sé, sino ad avere risposte, ricordi, sogni dimenticati. Per questo considero le mie opere Stargate di consapevolezza e auto-realizzazione.
L’osservazione diventa meditazione che, attraverso il dipinto, attiva i talenti extrasensoriali.
Tutte le mie opere sono parte integrante e strumento evolutivo che utilizzo nei percorsi di coaching e formazione quantica ed olistica che porto avanti come professionista da oltre quarant’anni».
Come nascono quindi i tuoi quadri.
«I miei quadri non nascono da un progetto predefinito, ma dalla visione. Sia nell’espressione figurativa che in quella astratta, i colori e le forme seguono la canalizzazione medianica: dipingo ciò che vedo e lascio che i colori danzino creando forme metafisiche. I risultati meravigliano sempre me per prima, che scopro ciò che ho dipinto solo ad opera terminata».
Tra i tuoi lavori abbiamo notato che ci sono diversi soggetti per esempio i tarocchi, le visioni, i templari… Cosa puoi dirci su questa scelte e se pensi già a un nuovo filone di opere.
«Questi soggetti raccontano momenti della mia ricerca spirituale ed evolutiva. I Tarocchi, in particolare, ovvero gli Arcani Maggiori con le Rune, sono oggetto di studio e formazione all’interno dell’Accademia che porta il mio nome. Le collezioni alle quali mi sto dedicando esprimono il potere evocativo dei colori nella Guarigione Alchemica ed Emozionale».
C’è un’opera d’arte a cui sei particolarmente legata.
«Ce ne sono diverse, tutte legate a momenti di passaggio evolutivo per la mia vita. L’ultima, ma solo in ordine temporale, è “L’Araba Fenice”, parte della mia collezione privata: rappresenta me, la mia Rinascita, la mia Missione, l’Amore ed il Fuoco della Grande Madre».
Qual è il tuo sogno artistico.
«Portare il mio messaggio pittorico nel mondo, anzi…nei mondi! Chissà quanti ce sono realmente!»
Cosa non deve mai mancare quando crei.
«La Luce nei colori, nel messaggio, nel cuore».
Una curiosità prima di lasciarci.
«Le mie opere hanno tutte un carattere determinato: penserete di sceglierle, ma in realtà sono loro a scegliere voi con amore!»
I link dell’artista
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