Eleonora Serra, pittrice reggiana, ci racconta come ha ritrovato la sua grande passione per la pittura.
Breve presentazione.
«Mi chiamo Eleonora Serra, ho 42 anni, sono laureata in farmacia, vivo a Reggio Emilia».
Quando hai deciso di dedicarti alla pittura e perché?
«Mio padre dipingeva a olio e mi ha trasmesso la passione per il disegno, che ho sempre coltivato da ragazza, ma non ho mai dipinto. Con l’università la vita ha preso un altro corso e ho letteralmente messo da parte fogli e matite per quasi 20 anni. Un po’ più di 10 anni fa avevo acquistato degli acquerelli e dei manuali, ma dopo qualche tentativo ho mollato tutto di nuovo. Due anni fa all’improvviso li ho tirati fuori dallo stipo in cui li avevo conservati e non mi sono più fermata. Probabilmente era arrivato il momento giusto… Il disegno per me è sempre stato un’esigenza, un modo per esprimermi e per far uscire emozioni e vissuti, ma spesso erano disegni in bianco e nero. La pittura è stata la prosecuzione logica di questo percorso, mi sono sentita pronta per riempire i fogli di colori, completando quello che il disegno in bianco e nero, per quanto bello, non riusciva a darmi. Ho deciso di seguire un corso, poi mi sono buttata sperimentando in autonomia».
Che tipo di tecnica usi?
«Dipingo ad acquerello, tecnica che adoro per la luminosità, la leggerezza e le infinite possibilità di resa cromatica che regala».
Quali sono i soggetti che preferisci raffigurare?
«Amo i paesaggi, perché ci danno la possibilità di rivalutare giorno per giorno quanto ci circonda, anche la strada del parco sotto casa. Di tanto in tanto dipingo degli animali e qualche fiore, sperimentando su strade ancora molto nuove per me».
Come nascono le tue opere?
«Sono molto istintiva, lascio che siano le immagini a parlarmi e a trasmettermi la voglia di dipingerle. A volte sono fotografie che scatto io stessa, altre volte sono soggetti su cui mi sento di aver bisogno di studiare e cerco finché non trovo qualche elemento di interesse. Anche se poi la fotografia va reinterpretata, alla base c’è sempre l’emozione trasmessa dall’immagine di partenza, che cerco di cogliere e trasmettere a mia volta».
Quale colore non deve mancare nella tua tavolozza?
«Considerato quanto ne consumo, direi proprio che non posso fare a meno del blu cobalto! Ho imparato a lavorare con una tavolozza di pochi colori, che consente di ottenere un effetto di grande armonia finale».
A quali progetti stai lavorando o vorresti dedicarti?
«Sto facendo una serie di lavori che hanno come tema centrale la luce. Alcuni sono di piccole dimensioni, quasi delle cartoline, in cui mi sforzo di non lavorare eccessivamente il dipinto proprio per non perdere di vista questo aspetto essenziale. I soggetti sono i più diversi, dai tramonti alla luce piena del giorno alla luce che filtra in un bosco. Mi piacerebbe, prima o poi, organizzare una mia personale con questo filo conduttore. Ho anche un canale youtube in cui ci sono a disposizione dei tutorial dei miei acquerelli: è una tecnica molto semplice da imparare e che può dare grandi soddisfazioni, mi piacerebbe poter trasmettere questa passione anche ad altri e quindi, settimanalmente, pubblico dei video inerenti a un dipinto o ad altri aspetti che riguardano la tecnica. E’ un progetto recentissimo».
Qual è il tuo messaggio artistico?
«Mi piace pensare che l’arte, proprio perché si manifesta nelle forme più svariate, non possa essere imbrigliata in un solo messaggio. Ognuno di noi si confronta con essa e valuta l’opera che ha davanti per quello che gli trasmette: gioia, pace, rabbia, nostalgia… E’ comunque un mezzo per raggiungere la parte più intima di noi, e confrontarci col mondo, penso che nel momento in cui si ottenga una qualsiasi reazione, l’opera d’arte abbia raggiunto il suo scopo».
Un pensiero prima di lasciarci…
«Sul mio sito c’è una sezione dedicata ai miei acquerelli copie di Geoff Kersey, ho seguito i suoi insegnamenti per imparare a dipingere e non smetterò mai di ringraziarlo per avermi trasmesso gli elementi fondamentali della tecnica. Proprio però perché non sono miei originali, non sono inclusi nelle fotografie che ho scelto di presentare, danno però l’idea della tecnica che ho acquisito».
Scopri il video dedicato all’artista