Davide Tulipano è un pittore e sincero amante dell’arte che dopo anni ha ripreso in mano la sua passione per la pittura.
Breve presentazione.
«Grazie ad Altro Spazio D’arte per questa piccola chiacchierata. Mi chiamo Davide Tulipano, ho 38 anni e vivo a Sant’Alfio, un ameno paesino alle pendici dell’Etna, in provincia di Catania. Terra generosa di vigneti e di ciliegi, il mio comune è principalmente noto, a livello nazionale e internazionale, per il “Castagno dei Cento Cavalli”, un albero di castagno plurimillenario che fu d’ispirazione per molti artisti, tra i quali, Jean-Pierre Houël, che lo ritrasse intorno al 1777. Non sono un pittore di professione, ho frequentato un istituto tecnico, diplomandomi come geometra».
Come e quando hai deciso di voler iniziare la strada della pittura?
«Non mi definisco un pittore o un artista, sono un amante dell’arte fin da ragazzino, ho iniziato a coltivare questa mia passione provando, come mi piace dire, a “sporcare la tela”. Negli anni, a causa dei miei studi tecnici non attinenti e di svariate altre ragioni, questo mio interesse si era sopito. Ultimamente, grazie all’incitamento dei miei amici più cari, ho ripreso, con costanza, i pennelli in mano, sporcando altre tele».
Che tipo di tecnica usi e che soggetti preferisci raffigurare?
«Non ho una tecnica ben definita, uso prevalentemente colori acrilici a toni forti, con pennellate ruvide. Raffiguro quasi sempre paesaggi, frutto della mia mente e opere astratte oppure, prendo a soggetto le onde del mare, nell’ultimo periodo, però, mi sono dedicato, principalmente, alla raffigurazione delle nuvole. Pasolini le definì “Straziante meraviglia del creato” ed è così, le nuvole ci rimandano ad un infinito, a dei ricordi, come quando da ragazzini ci si metteva naso all’insù ad osservarle, immaginando figure e scorgendovi visi umani o animali. Perché, in fondo, in cielo, le nuvole non hanno confini, ma tempi mutevoli e spazi infiniti».
Quale colore non deve mai mancare nella tua tavolozza?
«Il bianco e il nero».
Qual è il tuo messaggio artistico?
«Permettetemi un’altra affermazione di un grande della pittura, Pablo Picasso, che disse: “La pittura è una professione da cieco: uno non dipinge ciò che vede, ma ciò che sente, ciò che dice a se stesso riguardo a ciò che ha visto”. La sintetica definizione, fornita dall’artista, vuole illustrare, in maniera semplice, un concetto molto importante ed insito nell’uomo: la sua capacità di dialogare con se stesso per dare forme e spiegazioni alla vita. Perché, in fondo, dietro ad ogni lavoro, dietro ad ogni colpo di pennello o di scalpello, c’è un’insana logica del proprio essere, dove, chi realizza l’opera, è un creatore del pensiero. Si rende materia ciò che ad altri non è concesso vedere, e, di fatto, si dà forma al proprio essere. Questo è per me l’arte ed è ciò che cerco di trasmettere. Tra imprecisioni, esperimenti, tentativi, successi e insuccessi metto in luce il viaggio della vita, fatto di scelte, di amori, di illusioni e di sogni di uno, come di ogni altro».
Qualche curiosità da raccontare?
«Tutte le mie opere sono contrassegnate da un sigillo in ceralacca di colore rosso con la lettera T e il mio cognome Tulipano. Non uso solo tele e pennelli, ho realizzato qualche piccola scultura in passato e realizzato opere di pittura su legno usando le mani come pennelli».
Siamo alla fine della chiacchierata…
«Colgo questa piacevole occasione per ringraziare ufficialmente tutti i miei amici che sono la mia famiglia, che mi danno sempre stimoli per creare opere nuove. Fare il nome di tutti sarebbe troppo lungo mi limito a dire solo grazie a tutti».
I link dell’artista
Scopri il video dedicato all’artista
“Passaggio di nuvole” è un romanzo auto pubblicato da Davide Tulipano e disponibile su Amazon, composto da 318 pagine. Il disegno di copertina è stato creato dell’artista Grazia Grasso. È un romanzo scorrevole con diverse citazioni letterarie e brani musicali che scandiscono i vari passaggi del libro stesso.
La trama: «Dante è un uomo complicato, un uomo che si pone mille domande, un uomo che ha un suo modo di vedere la vita ma soprattutto un uomo che si è chiuso all’amore. Un motociclista tatuato che ama l’arte e la poesia. Nell’arco di 13 mesi vive delle esperienze che lo porteranno a dei cambiamenti. Tra musica, giri in moto, un viaggio a Firenze, egli si ritroverà a riflettere su vari aspetti della vita, sul significato delle parole, su quello delle azioni che un uomo compie, ma, soprattutto, sul significato di amore. In tutto questo un incontro casuale, un sorriso travolgente ed un’anima errante come poche al mondo lo porteranno a rivedere tutti i suoi pensieri».
Autore del romanzo: Davide Tulipano
Immagine di copertina del libro: Grazia Grasso