Chiara Toniolo è una disegnatrice e pittrice surreale che ha imparato a utilizzare la propria immagine per creare il personaggio delle sue opere.
Breve presentazione.
«Sono Chiara Toniolo, vivo e lavoro a Grosseto, ho 31 anni, mi sono diplomata al Liceo Artistico della mia città e in seguito ho conseguito il Diploma di Laurea in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze».
Quando hai capito che l’arte era la tua strada?
«Nonostante abbia sempre disegnato, fin da piccolissima, l’effettiva consapevolezza che seguire un percorso artistico sarebbe stata la strada giusta è arrivata in terza media al momento della scelta della scuola superiore da frequentare. Fare “studi di ripiego” invece che seguire la mia indole naturale sarebbe stata una pessima decisione, sono contenta del cammino intrapreso e di poter dedicare gran parte della mia vita all’arte».
Descrivi con tre aggettivi il tuo stile.
«Introspettivo
Surreale
Bizzarro».
Come nascono i tuoi disegni e cosa raccontano?
«Tutto quello che realizzo, disegni, dipinti, incisioni o quant’altro, prendono spunto dalla mia vita. Ho iniziato studiando la mia figura allo specchio (amavo disegnare il nudo dal vero e in mancanza di modelli avevo solo me riflessa nello specchio a disposizione), imparando a conoscere il mio aspetto e il mio mondo interiore. Poi un paio di anni fa, per caso, ho disegnato un mio autoritratto senza guardarmi direttamente allo specchio ed è apparsa questa buffa immagine di me, bizzarra e sproporzionata, che ho trovato estremamente uguale a ciò che sono. Così dalla prima “Chiarina Capocciona” ne sono seguite altre, che raccontano in modo a volte ironico, a volte malinconico, altre volte assurdo, precisi eventi o stati d’animo delle mie giornate. Per quanto le immagini che creo possano apparire surreali o fuori dal mondo, in realtà sono strettamente collegate alla mia quotidianità».
Cosa vuol dire essere un’artista per te?
«Vuol dire poter raccontare tante storie, parlare a chi, come me, è un po’ fra le nuvole e mi comprende al primo sguardo, oppure a quelli che vivono troppo con i piedi per terra ed hanno bisogno di una finestra su qualcosa di diverso da sé».
C’è qualche esperienza artistica lavorativa che ti è rimasta particolarmente nel cuore?
«Tutto quello che disegno o dipingo è un pezzettino di me, della mia vita, e li porto tutti nel cuore! Le soddisfazioni più grandi però riguardano le commissioni di quelli che chiamo “Ritrattini” (realizzare i volti delle persone con i tratti quasi cartooneschi mi fa tenerezza!), sapere che ci sono persone che vogliono esser viste col mio sguardo, giocoso e spensierato, e vogliono una mia creazione nella loro casa è qualcosa di meraviglioso».
Cosa non deve mai mancare sul tuo tavolo da lavoro?
«Un gatto che fa le fusa! Siccome sono piuttosto disordinata sono abituata a non avere a portata di mano quello che mi serve e a girellare per lo studio o per casa per recuperarlo, ma un gatto che viene a curiosare o si mette a dormire nella scatola dei colori è fondamentale!».
A quali progetti stai lavorando o vorresti dedicarti?
«In questo momento mi sto dedicando ad una serie di dipinti e disegni che ho iniziato a chiamare “Una Bizzarra Collezione”: sto dipingendo cose impossibili da rinchiudere o conservare sotto campane di vetro, creando una sorta di cabinet de curiosité magico e surreale…Potrebbe venir fuori una bella mostra personale in futuro!»
Una curiosità prima di lasciarci.
«Non sono solo pittrice, lavoro anche come modella, sia per il disegno di nudo dal vero che per la fotografia. Stare dall’altra parte del cavalletto è un’esperienza estremamente stimolante a livello artistico, non solo perché è bello vedere come le varie personalità interpretano il mio corpo, ma anche perché posso studiarmi diverse pose per i miei dipinti!».
Scopri il video dedicato all’artista