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In mostra con “Gli occhi della terra” le opere di Franco Farina

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TITOLO: GLI OCCHI DELLA TERRA di Franco Farina
Mostra curata da Craving Art di Alessia Dei presso lo Spazio Field – Palazzo Brancaccio
Materiali destinati all’oblio trasformati in opere d’arte.

A Palazzo Brancaccio, presso lo Spazio Field, fino al 1 marzo, la mostra “Gli occhi della terra” curata da Craving Art di Alessia Dei con le opere di Franco Farina, l’artista ostunense che, con un’immaginazione straordinaria, assembla lamiere, vecchi oggetti e altri scarti destinati alle discariche e agli inceneritori, conferendo una nuova vita a questi materiali abbandonati.

L’allestimento della mostra

Dalle pareti della grande sala si affacciano 18 opere che raffigurano personaggi comuni e santi, i cui grandi occhi sono rivolti verso la scena centrale, dove due sculture a grandezza naturale, realizzate con gli scarti delle attività frenetiche dell’uomo, sono in dialogo tra di loro. Al centro di questa piazza immaginaria ci sono, Francesco, il santo del Cantico delle Creature, che guardava alla terra come alla madre che nutre e che si prende cura degli uomini, e, di fronte a lui, Persefone, la Dea del sottosuolo, visibilmente furente, che vorrebbe salvare il mondo dalla distruzione che l’uomo sta attuando. Entrambi hanno le braccia aperte, Francesco per esprimere compassione, invitandoci alla custodia amorevole della nostra casa comune. Persefone, invece, con le sue mani artigliate, sprigiona una furia disperata, un grido di aiuto, un richiamo alla responsabilità.
Assistono alla scena anche la Donna blu, dalla finestra del suo chiosco, i Coniugi dal loro letto, le Braccia di mare, mentre annaspano, lottando per sopravvivere, la Ragazza e la Watussa, altissime, e così la schiera dei Santi. I loro grandi occhi spalancati sono gli stessi che dal fondo della sala scrutano gli astanti, in richiesta muta di aiuto e di partecipazione. Sono gli occhi della terra stessa.


Questa mostra è un atto di contestazione, un grido di protesta in faccia all’indifferenza che affligge il nostro mondo. Ma è principalmente una mostra di speranza, un invito a vedere, comprendere e agire. E, allo stesso tempo è un riflesso della nostra responsabilità verso la Madre Terra, al fine di proteggere e valorizzare ogni sfumatura della vita che condividiamo con essa.
Le opere di Franco Farina sono create assemblando pezzi di oggetti che hanno finito il loro ciclo vitale, e che sono stati sfruttati dalla follia consumistica fino a diventare inutilizzabili nella quotidianità, e per questo già dimenticati. Questi scarti, divengono per l’artista, materia pittorica, come colore sulla tavolozza e i segni lasciati dal tempo, la ruggine, le ammaccature e la polvere sono parte vitale per la creazione dell’opera.


Il vernissage del 1 dicembre aprirà alle 18.30 con la presentazione della mostra e dell’artista.
Interverranno: Alfonso Pecoraro Scanio, presidente di Fondazione Univerde, Angelo Consoli, presidente del CETRI-TIRES e Livio de Santoli, prorettore alla Sapienza di Roma.
Saranno ospiti all’evento di apertura l’attrice Anna Antonino, che realizzerà una performance, e il rapper LaoÏung che canterà live alcuni suoi brani.
Durante tutta la durata della mostra, che si protrarrà fino al 1 marzo 2024, si terranno eventi e serate d’arte e di dibattito.

La mostra sarà visitabile presso lo Spazio Field di Palazzo Brancaccio, in Via Merulana 248 a Roma, dal 1 dicembre 2023 al 1 marzo 2024 dal martedì al sabato dalle 19 alle 23, o in altri orari su appuntamento, scrivendo a info@spaziofield.com.
L’ingresso alla mostra è gratuito.
Per tutti gli aggiornamenti segui la pagina Instagram: cravingart.galleriadarte
Per informazioni e per prenotare una visita: +393356687932, cravingart.ad@gmail.com (Craving Art) o info@spaziofield.com (Spazio Field)

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