Un contest per cogliere la bellezza della primavera attraverso le forme originali dei cactus e delle piante grasse e dove poter mostrare il proprio talento artistico.
Realizzato in collaborazione con il sito di informazione “Il fiore tra le spine” che ci ha dato l’idea di mettere alla prova le abilità artistiche degli artisti appartenenti alla nostra community e non solo su questo soggetto.
Si sono candidate tantissime opere ma solo tre sono arrivate alla finalissima e qui ve le vogliamo presentare attraverso queste brevi interviste agli artisti che le hanno realizzate.
Grazie infinite a tutti i partecipanti, abbiamo adorato ogni vostra proposta!
LA PRIMA OPERA CLASSIFICATA
“LOTTA TRA LE SPINE”
di Angelica Chiurchi @bone.illustrations
tecnica digitale 1080×1080 px
Ciao Angelica, raccontaci un po’ chi sei e il tuo percorso artistico.
«Mi chiamo Angelica, ho 26 anni e vivo a Genova. Ho frequentato il Liceo artistico e successivamente mi sono laureata in Accademia di Belle Arti di Genova in Grafica d’arte scoprendo e sperimentando le varie tecniche di stampa. Attualmente sto frequentando un corso specialistico di illustrazione per l’infanzia allo IED- Istituto Europeo di Design a Milano. Avere una matita in mano e disegnare è stata una mia necessità sin dalla mia infanzia, una finestra sul mio mondo interiore, un modo per esprimere ciò che ho dentro. Sono appassionata di libri per bambini, ne colleziono davvero tantissimi e amo immergermi tra le illustrazioni dei grandi artisti che ammiro. Ogni volta che mi capita di avere un albo illustrato tra le mani, è come se mi estraniassi dal mondo che mi circonda e mi catapultassi in uno di quei sogni dal quale non ti vuoi più svegliare. Torna in vita la “me bambina”. Le illustrazioni, i colori, i volti dolci dei personaggi mi trasmettono serenità. Se dicono che la felicità è fatta di attimi sfuggenti della nostra vita, io ho trovato quell’attimo: immergermi nei libri per bambini. Quando ero piccola mi piaceva guardare le illustrazioni di un testo, dare voce ai personaggi, dare loro un nome e provare poi a disegnarle a modo mio.
Oggi, a distanza di tanti anni, rivedo nei miei ricordi le pagine più belle e rivivo l’emozione che provavo nello scoprire mondi sempre nuovi che mi hanno aiutata a crescere. Il mio sogno più grande è quello di poter illustrare libri per bambini e donare loro la magia che meritano di vivere. Amo disegnare personaggi animali umanizzandoli e inserendoli in contesti di vita quotidiana. Il tema ricorrente di ogni mia illustrazione sono le luci, il calore e la magia che trasmettono».
Parlaci della tua opera “Lotta tra le spine”, come è nata l’idea, la realizzazione e il messaggio che hai voluto trasmettere
«L’opera “Lotta tra le spine” riflette quello che è il mio mondo artistico. Ho creato una sfida tra il cactus e il riccio aggiungendo il particolare dell’uccellino e il fascio di luce che ultimamente sto sperimentando nelle mie illustrazioni. L’idea è nata mentre ero in campagna, durante una passeggiata ho avuto un incontro con un piccolo riccio e ho pensato di metterlo in relazione al mondo dei cactus. In quel momento stavo leggendo il libro “Artisti Rivali” di Sebastian Smee che racconta i vari scontri di amicizia tra diversi artisti e mi è venuta così l’idea di raccontare attraverso l’immagine questa lotta tra i due protagonisti della mia opera. Mi è sembrato divertente mettere in relazione la natura e il mondo animale in questo particolare contesto ed esaltare la somiglianza tra i due».
Cosa ti ha spinto a partecipare al contest e quali sono le tue considerazioni in merito.
«Sono venuta a conoscenza del contest tramite un collega del corso che sto frequentando e il tema della natura ha da subito catturato la mia attenzione. Adoro le piante grasse e i cactus e dall’uscita della notizia del contest ho iniziato a pensare a come rappresentare questo tema. È stata un’iniziativa davvero stimolante e divertente e i ragazzi di Altro Spazio d’Arte sono stati da subito disponibili e gentili nel rispondere a qualunque domanda. Di sicuro, se organizzeranno altri di questi contest, non esiterò a partecipare nuovamente».
LA SECONDA OPERA CLASSIFICATA
“GUARDIANO DEL DESERTO”
di Claudia Tombini @clausi6
tecnica digitale 2048×2048 px
Ciao Claudia, raccontaci un po’ chi sei e il tuo percorso artistico.
«Ciao! Sono Claudia, e in qualche modo mi occupo di arte da sempre. Fin da bambina ho avuto una grande passione per il disegno e, per recuperare l’errore di non aver scelto il liceo artistico, ho studiato storia dell’arte all’università.
Ma una volta laureata, è riemersa la voglia di esprimere la mia creatività con la pratica artistica e così mi sono iscritta ai corsi d’arte di una pittrice francese nel centro di Firenze. Negli anni trascorsi in questo atelier ho sperimentato tutte le tecniche tradizionali del disegno e della pittura e ho imparato molte cose sul colore e sulla composizione. Poi le vicende lavorative e familiari hanno messo in stand by la mia passione artistica per qualche anno e solo recentemente ho scoperto la pittura digitale, che mi consente di disegnare usando l’Ipad anche nel pochissimo tempo che mi resta a disposizione a fine giornata.
Così dopo qualche corso online e tanta pratica, l’illustrazione digitale è diventata esclusivamente l’unica tecnica che pratico e attraverso la quale riesco a esprimere la mia creatività, cercando di rimanere fedele al mio stile, caratterizzato da figure semirealistiche, colori decisi e textures che rendono più vibranti le superfici».
Parlaci della tua opera “Guardiano del deserto”, come è nata l’idea, la realizzazione e il messaggio che hai voluto trasmettere.
«Confesso che, oltre alla figura femminile, amo disegnare fiori e piante e in generale tutti gli elementi naturali, perché esplorando l’armonia delle loro forme trovo un senso di serenità e un equilibrio che per me rappresentano un rifugio dal disordine del mondo circostante. E così, dovendo interpretare il tema del cactus, ho pensato di affiancare a questa pianta, che resiste anche in ambienti ostili, un animale che simboleggiasse la bellezza della natura che lotta per sopravvivere anche nelle condizioni più difficili».
Cosa ti ha spinto a partecipare al contest e quali sono le tue considerazioni in merito.
«Sono contenta di avere partecipato a questo contest. Il tema era originale e alcune delle opere in gara erano molto belle. Personalmente, il confronto con altri artisti quando partecipo a qualche challenge lanciata sui social mi aiuta a superare il blocco creativo quando sono a corto di idee ed è una fonte d’ispirazione preziosa. Aspetto con ansia il nuovo contest di Spazio d’arte per mettermi di nuovo alla prova!».
LA TERZA OPERA CLASSIFICATA
“CACTUS GIRL”
di Andrea Pogliani @bluejackart
tecnica mista, matita e colorazione digitale 20×20 cm
Ciao Andrea, raccontaci un po’ chi sei e il tuo percorso artistico.
«Ciao, credo di essere essenzialmente un ragazzo che dopo 25 anni non si è ancora stancato di disegnare, anzi proprio nel disegno ha trovato il suo modo di stare al mondo. Disegno da quando avevo 5 anni, durante la scuola ero il classico bambino un po’ timido che faceva amicizia disegnando per gli altri i personaggi dei cartoni animati che trasmettevano in tv al pomeriggio (Dragonball, Pokemon, supereroi e così via), era una specie di super potere a ripensarci ora. La mia carriera accademica non è stata lineare, sono stato uno studente di liceo Scientifico piuttosto disinteressato, mi sono Laureato in Architettura e poi diplomato in Scenografia teatrale. Solo pochi anni fa tuttavia, ho realizzato che il lavoro che davvero avrei voluto fare è l’illustratore. Da qualche tempo quindi lavoro portando avanti il progetto dell’illustrazione in maniera professionale affiancandola ad altri lavori più discontinui inerenti alla scenografia».
Parlaci della tua opera “Cactus Girl”, come è nata l’idea, la realizzazione e il messaggio che hai voluto trasmettere.
«L’idea è nata dal fatto che adoro disegnare personaggi. Mi sono domandato quale potesse essere la forma più giusta per rappresentare un cactus. Ho pensato al periodo dell’adolescenza, a quel periodo della vita in cui da bambini diventiamo adulti e sentiamo tutto cambiare dentro e intorno a noi. Spesso ci si può sentire incompresi, è l’età della ribellione e come dei cactus ci si ricopre di spine per tenere al sicuro il piccolo e fragile mondo che sta fiorendo dentro di noi. Come spesso accade, ho fatto uno schizzo molto grezzo a matita e poi l’ho portato in digitale e ho realizzato l’illustrazione vera e propria. Volevo rappresentare un ragazza cactus che se ne sta per i fatti suoi, godendosi la propria musica senza paura di essere se stessa».
Cosa ti ha spinto a partecipare al contest e quali sono le tue considerazioni in merito.
«Quello che mi ha spinto a partecipare al contest era la voglia di mettermi in gioco realizzando un disegno con il solo scopo di divertirmi nel declinare un tema originale e simpatico.
Ho imparato che disegnare per lavoro è diverso da disegnare per svago. Nel primo caso è necessario controllare una serie di fattori che a volte esulano dalla sola pratica creativa. Disegnare per svago invece è sempre stato un buon modo per sfogarmi e divertirmi. Inoltre devo dire che in questo caso, il contest è stata anche una bella occasione per conoscere il lavoro di altri disegnatori e i ragazzi di Altro Spazio D’arte, persone cordiali e profondamente appassionate».