“Ritratto di uomo con Hamachal Pradesh Topi”
Disegno digitale eseguito con Procreate/48 x 66 cm
«Ritratto di uomo che indossa una versione del cappello Hamachal Pradesh Topi. Si dice che in passato le persone usassero indossare questo Topi per coprirsi la testa negli inverni freddi per proteggersi dal freddo. Alla fine questo divenne l’abbigliamento tradizionale delle persone Himachali nella loro vita quotidiana. Esistono diversi tipi di questi cappelli: Bushahri, Kulluwi, Kinnauri e Lahuli. Questi differiscono nel loro design».
“Ritratto di pastore di cammelli (Pushkar- India)”
Disegno digitale eseguito con Procreate/60 x 75 cm
«Ogni anno la città sacra di Pushkar si anima per circa una decina di giorni, in occasione della Fiera di Pushkar anche nota come la Fiera dei cammelli di Pushkar o Puskhar Mela. E’ tra le più famose e tradizionali del Rajasthan e si tiene tra ottobre e novembre. In occasione della fiera dei cammelli di Pushkar, la piccola cittadina e dintorni si animano di banchetti, feste, balli, colori, danze, dove convergono artigiani, cantastorie, ambulanti, pastori creando un’atmosfera che raggiunge l’apice durante il Purnima, la notte di plenilunio, quando i pellegrini si immergono nel lago sacro».
CHI E’ GABRIELE PRECI
«Mi chiamo Gabriele Preci, sono nato a Bologna nel 1976 dove ho vissuto fino all’età di 28 anni. Nel 2006 mi sono trasferito in provincia di Modena dove mi sono sposato e risiedo tuttora. Ho cominciato a disegnare all’età di 10 anni (circa), con il metodo classico quindi foglio di carta e matita, cimentandomi unicamente nel ritratto figurativo, spinto da una grande passione per il disegno. Purtroppo questa passione con il passare degli anni è scemata, tanto da arrivare all’età di 15 anni a prendere la decisione di smettere, non avendo più stimoli per continuare a disegnare. Il riavvicinamento al disegno è avvenuto molti anni dopo e precisamente a quarant’anni in modo del tutto casuale. Nel 2015 ho aperto un profilo Instagram spinto dalla curiosità di scoprire il mondo dei social network e anche dal fatto che nello stesso anno ho cominciato a farmi crescere la barba e un mio carissimo amico barbuto, nonché campione europeo di “barbe naturali” nel 2018 (Patrizio Vagelli), mi ha convinto ad iscrivermi, in modo da conoscere meglio anche questo fantastico mondo. Infatti negli anni successivi siamo entrati a fare parte di un gruppo di barbuti e successivamente sono stato anche co-fondatore e presidente di un altro gruppo di barbuti. Grazie a tutto ciò, ho cominciato a vedere in Instagram, oltre a “post” di barbuti, anche molti ritratti eseguiti in digitale, tanto da scatenarmi una grande curiosità e voglia di ricominciare a disegnare, ma in un modo totalmente diverso da quello fatto negli anni precedenti. Non conoscendo la materia, inizialmente non è stato semplice e mi sono dovuto documentare molto, scoprendo e cercando di acquisire le tecniche di disegno e delle varie App dedicate. Il mio primo autoritratto l’ho pubblicato nel 2016 e disegnato su un cellulare Samsung S3 Neo con l’ausilio di una Pen. Per un lungo periodo ho ritratto solo barbuti in bianco e nero, poi con il passare del tempo ho scoperto il colore e più avanti ho cominciato a disegnare anche il genere femminile.
I primi supporti usati sono stati tutti cellulari dal sopracitato S3 Neo, all’Asus Zen phone (con schermo più grande), per poi passare ai tablet Asus 10 pollici, Samsung S6 e infine a quello che utilizzo ora l’Apple IPad. Per quanto riguarda le app, ho cominciato a disegnare con Scrib Master Premium su Android, per poi passare dopo alcuni anni ad Adobe Draw e infine, grazie anche alla sospensione di quest’ultima dal mondo Android, sono passato a Procreate su Apple con cui disegno tuttora. Questi sono stati tutti passaggi molto importanti e alcuni anche inaspettati (passaggio Android– Apple) per la mia crescita artistica, in quanto ho acquisito, migliorato e affinato le tecniche di disegno con questi software».
Entra nel nostro spazio virtuale del Metaverso di Spatial e visita la mostra “Collettiva AsD/Back to Art”