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“Astrabeto”, il progetto artistico di Mattia Riami

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Mattia Riami, illustratore in continua crescita artistica ci racconta il suo progetto “Astrabeto”, l’alfabeto che non ti aspetti.

Ciao Mattia, racconta un po’ chi sei.
«Ciao! Sono un illustratore veneziano, amo giocare con i colori e le forme e trovare sempre nuove chiavi interessanti per raccontare attraverso le immagini».

Noi abbiamo già avuto il piacere di conoscerti qualche anno fa, ti senti cambiato da allora a livello artistico?
«Sì, molto cambiato, è una domanda molto interessante e vi ringrazio. Personalmente mi sono reso conto che un creativo è sempre in evoluzione, lavorando con le immagini siamo continuamente stimolati al cambiamento, tutto ciò che vediamo entra all’interno del nostro immaginario e si tramuta in nuovo linguaggio che sentiamo la necessità di esprimere. La copertina di un disco, una serie su Netflix, la stampa sulla T-Shirt di un amico o dei graffiti per strada, l’elenco è infinito e per quanto mi riguarda non appena chiudo un progetto se mi venisse chiesto di rifarlo daccapo lo disegnerei sicuramente diverso, non perché io rinneghi ciò che ho appena fatto! Ma perché nel frattempo la mia attenzione è già stata catturata da altre immagini che mi spingono ad evolvere il linguaggio».

Parliamo adesso del tuo progetto che si chiama ASTRABETO, come è nata l’idea e di cosa si tratta.
«Il mio ASTRABETO è nato da un lungo processo creativo legato a un progetto più ampio, cioè la realizzazione di posters per festival di musica Jazz. Sperimentando con l’astratto mi sono divertito ed una volta terminato il progetto avevo ancora voglia di giocare con le forme ed i colori».

Perché l’Astrattismo.
«Ho lavorato ad un progetto per la realizzazione di alcuni poster a tematica Jazz, che esprimevano la volontà di non concentrarci sulle solite icone come strumenti musicali o simili, la musica Jazz è improvvisazione e ritmo, questo mi ha fatto subito pensare che l’utilizzo dell’astratto fosse un approccio interessante da utilizzare. Sperimentando con forme e colori mi sono lasciato trascinare a ritmo di musica ed ho trasferito sulla carta i segni che il suono mi evocava. Questa esperienza mi ha portato a utilizzare forme astratte per interpretare emozioni, situazioni, ritmi musicali e altro ancora, e mi è piaciuto così tanto che ho deciso di continuare questa sperimentazione, dando vita all’Astrabeto.
Il mio alfabeto astratto è realizzato mixando digitale a manuale, come faccio praticamente sempre. In digitale ho disegnato quasi tutte le forme delle lettere e dato i colori, mentre a mano su vari fogli di carta ho tracciato e dipinto le varie linee e forme astratte. Penso sia importante questo connubio poiché non lo fanno in molti e rappresenta la mia cifra stilistica».

La difficoltà maggiore e la cosa più semplice che hai incontrato realizzando questo progetto.
«L’astrattismo mi ha aperto le porte a un vasto mondo di esplorazione concettuale, e la sfida principale è stata mantenere la mia identità stilistica in queste nuove opere. Mentre la cosa più facile è stata tracciare i vari segni sulla carta, è stato divertentissimo e liberatorio».

Il messaggio artistico di ASTRABETO.
«Il messaggio artistico di ASTRABETO è quello di liberare l’energia che c’è dentro di noi e trasformarla in colori e forme esplosive. Si tratta di esprimere la vitalità e la creatività attraverso l’arte, lasciando che la nostra energia interiore si manifesti liberamente attraverso la tavolozza dei colori e le forme dinamiche. È un invito a esplorare la nostra interiorità e a lasciare che essa si riversi nel mondo esterno attraverso l’arte».

Quanto dobbiamo ancora aspettare per sapere a quale altro progetto ASTRABETO è collegato?
«Hahaha, purtroppo ancora non lo so, sto aspettando che la mia agenzia mi faccia sapere gli sviluppi collegati a questo progetto top secret, ma nel frattempo ho pubblicato del materiale in merito a questo lavoro sul mio sito ed in Instagram

Scopri il video che gli abbiamo dedicato

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