Sonia Perrone, in arte SONICELART è una disegnatrice, illustratrice e ritrattista. Attraverso le diverse tecniche e stili esprime la sua energia e la sua voglia di raccontare quello che le emozioni suggeriscono.
Breve presentazione.
«Ciao a tutti, sono Sonia Perrone in arte “Sonicelart”. Calabrese d’origine ed emigrata a Brescia per lavoro. Nasco come illustratrice/ritrattista autodidatta e di recente mi sono tuffata nel mondo del tatuaggio alla ricerca di stimoli nuovi, in quanto credo che ogni nuova avventura sia un valore aggiunto a quello che siamo. Ho colonizzato quasi tutti i social esistenti sul web e sono stata pubblicata su diversi siti con i quali ho collaborato. Ho esposto più volte nella ridente Brescia insieme ad altri artisti ed attualmente stiamo organizzando un’altra esposizione che vedrà la luce del sole verso il mese di settembre 2022».
Come è nata la tua passione per il disegno.
«Mi sono avvicinata al disegno durante l’infanzia. Ho sempre viaggiato con la fantasia, illustrando mondi immaginari senza troppe pretese ma, crescendo, mi sono resa conto di quanto fosse importante avere l’arte nella mia vita. Non solo una valvola di sfogo, ma un vero e proprio modo di comunicare il mio mondo interiore. Fare arte è la manifestazione di emozioni nascoste che si palesano attraverso tecniche e stili diversi, vuol dire comunicare senza usare le parole».
Tu sei illustratrice e ritrattista, che differenze e/o analogie possiamo trovare nelle tue opere realizzate per queste due forme artistiche.
«L’illustrazione e il ritratto sono due forme espressive complementari ed entrambe necessarie che mi permettono di dar libero sfogo a ciò che provo. Con l’illustrazione mi sento libera di inventare e creare cose che sono nella mia testa, senza vincoli e senza badare troppo alla perfezione dei tratti… mi diverte deformare o esasperare le proporzioni, donando incisività al tutto. Il ritratto, al contrario appaga il mio bisogno di ordine e precisione (nella vita sono un vero disastro ma quando impugno la matita/pennello divento una perfezionista). Concentrarmi sui particolari dei volti è quasi terapeutico, la mente si ferma, si tranquillizza e si concentra solo sulla creazione».
Parliamo di ritratti, tu hai deciso di realizzare solo ritratti a persone a te sconosciute… Come mai questa scelta.
«La scelta di realizzare quasi solo arte figurativa è dettata dal mio bisogno di raccontarmi e per farlo utilizzo gli altri. Quando ritraggo scelgo quasi sempre persone a me sconosciute… mi ha sempre affascinato l’infinita capacità espressiva degli esseri umani e perdo molto tempo sul web, alla ricerca di volti interessanti, carichi di emotività per includerli in intense composizioni più o meno realistiche. Questi volti sconosciuti mi comunicano tanto e quando li ritraggo mi sembra stiano provando le stesse cose che provo io stessa. Il non conoscerli è un requisito fondamentale in quanto questo mi permette di concentrarmi solo sulle emozioni e sulle sensazioni che i loro volti riescono a suggerirmi».
Come nasce un tuo ritratto.
«Mi piace sperimentare tecniche e stili molto diversi fra loro. Trovo molto interessante anche il mix di tradizionale e digitale. Cerco di non arenarmi nella confort zone di ciò che imparo a padroneggiare. In ogni opera catalizzo l’attenzione soprattutto sullo sguardo; è quello che rende “viva” e pulsante ogni opera. Traccio maniacalmente ogni linea, luccichio e velatura di malinconia. Il ritratto deve parlare e spiegarsi da sè ad ogni osservatore. Le persone ritratte restano sempre piacevolmente sorprese e spesso mi richiedono una copia dell’opera d’arte realizzata».
Realizzi opere su commissione?
«Generalmente lavoro su commissione per scrittori e per pagine social che richiedono un character design unico e su misura. Mi è stato richiesto di tutto, dai ritratti profani alle icone religiose; ho collaborato anche con aziende che realizzano vetrate artistiche. Lavorare con le grisaglie su vetro è stata un’esperienza meravigliosa! Io stessa gestisco alcune pagine come content creator. Per richiedere un lavoro su commissione o per collaborare con me, basta contattarmi sui social o via mail».
Qual è il tuo sogno artistico.
«Nel futuro mi piacerebbe riuscire a dedicarmi solo all’arte e vivere di quello. Mi ispirano un sacco i lavori delle illustratrici spagnole e come sogno nel cassetto ho la pubblicazione di libri in prosa o poesia illustrati da me. Credo che non ci sia cosa più bella ed appagante del poter seguire i propri sogni, soprattutto quando sembra impossibile vederli realizzati».
Cosa non deve mai mancare quando disegni.
«La musica indie ed il profumo mistico dell’incenso nella stanza. Spesso sono proprio le canzoni a guidare la mano e la mente nella creazione».
Una curiosità prima di lasciarci.
«Adoro avere attorno il mio coniglietto mentre creo ha un immediato effetto calmante e rasserenante. Non potrei immaginarmi senza di lui».
I link dell’artista
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