Il celebre romanzo “Le avventure di Pinocchio” di Carlo Collodi dopo 139 anni suscita ancora interesse da parte di artisti di ogni genere. Noi vi vogliamo raccontare il progetto di Francis Acosta, talentuosa artista peruviana che ha dato vita al suo primo albo illustrato “Il pensiero di Pino” proprio prendendo spunto dalla storia del burattino più famoso del mondo.
Ciao Francis, per chi non ti conosce, racconta un po’ di te.
«Mi chiamo Francis Acosta sono nata in Perù dove ho vissuto fino all’età di 26 anni, poi in Colombia per tre anni e dal 2019 mi sono trasferita in Italia a Torino. Sono illustratrice freelance ed insegnante online di pittura e disegno. Prima di trasferirmi a Torino, ho studiato arte visiva (disegno, pittura, fotografia, photoshop) a Cali e ho tenuto atelier artistici, di pittura e disegno, per bambini e ragazzi e ho lavorato come insegnante di tecniche pittoriche sempre per ragazzi.
In Italia ho partecipato ad alcune mostre d’arte visiva, mi occupo di illustrazione e da qualche anno mi sto formando per specializzarmi sulle illustrazioni per bambini e ragazzi. Adesso il mio lavoro artistico si sviluppa principalmente nell’illustrazione grafica di animali selvatici e nell’illustrazione editoriale per i più piccoli. Nei miei lavori utilizzo sia la tecnica tradizonale che quella digitale. Sono attiva con diverse discipline artistiche, sono innamorata della natura selvaggia e dei viaggi».
Parliamo del tuo progetto editoriale “Il pensiero di Pino”, come è nata l’idea e come l’hai realizzata.
«Il libro è stato realizzato come progetto finale di un corso di illustrazione infantile che ho fatto tra il 2020 e il 2021, ed è il mio primo libro illustrato. L’idea di scrivere questo libro mi è venuta però nel 2019, dopo aver partecipato a una serata letteraria su Carlo Collodi realizzata dalla libreria “Il Cammello” di Nichelino e condotta da Franco Galli e Piergiacomo Verlucca Frisaglia. Sono rimasta molto colpita dal romanzo “Le avventure di Pinocchio” che non conoscevo e mi sono innamorata della storia del burattino che diventa bambino. Ho deciso quindi di leggere il romanzo per comprendere meglio l’intreccio tra i personaggi Pinocchio, la Fata Turchina e Geppetto, soffermandomi a osservare gli aspetti legati all’evoluzione della coscienza nella vita di Pinocchio da burattino a bambino. Tutte le illustrazione del mio libro sono state fatte a mano, con la tecnica delle acquarelli, poi digitalizzate ed editate».
Tu sei rimasta colpita dalla storia di Pinocchio (che non conoscevi), per noi invece è una favola che portiamo nel cuore da sempre. Quindi ci piacerebbe sapere come hai preso spunto dalla storia scritta da Collodi per il tuo primo albo illustrato.
«Allora, la versione che conoscevo su Pinocchio era quella di Disney (l’introccio fra Pinocchio, il grillino, la Fata e Geppetto) ma poi, quando ho scoperto il romanzo, ho visto che c’erano anche altri personaggi e altre scene. Sto lavorando per fare l’edizione in spagnolo, ma mi ci vorrà più tempo perché rispetto a questa aggiungerò più testo per far conoscere meglio la storia. Quindi per fare il libro ho scelto i tre personaggi principali: Pino, Fata, Geppetto e il grillino l’ho tenuto come extra. Nella mia mente ho visualizzato un Pino pensieroso, che tutto il tempo gli dicono cosa deve fare per essere buono, ma lui non capisce, cerca di farlo, ma sbaglia. Ho immaginato un Pino senza espressioni facciali, un po’ stanco e sofferente.
Parlando delle scene del libro di Collodi, mi hanno colpito diverse come il pezzo di legno parlante in mezzo del bosco (non sapevo che la vera storia cominciasse così). Il momento in cui Pinocchio si rende conto che fisicamente è un burattino però si può muovere e può parlare come un bambino anche se lui non lo è. Gli amici cattivi di Pinocchio (li ho rappresentati come ombre che solo Pino può vedere). Il momento in cui Pinocchio cade presso del male ogni volta che fa i fatti suoi (ho fatto quella scena dove lui chiede aiuto e cade nel buio, ha paura e si ricorda quando era un pezzo di legno). Il momento in cui Pino va sempre a cercare la Fata perché intrappolato e vuole aiuto, poi si dimentica di lei e lei si sente male, infatti lui non lo fa a posta però gli altri si sentono delusi dal suo comportamento. Il momento in cui Pinocchio impazzisce nel Paesi dei Balocchi (ho fatto un’illustrazione dove Pino guarda sul naso il Paese dei Balocchi però alla fine del naso vede il profilo del ciuchino). Il momento in cui Pinocchio si trasforma, poco a poco in ciuchino (ho rappresentato quel momento con un collage). Quando Pinocchio diventa, di nuovo, un burattino (il momento quando cade al mare e va perdendo la forma del ciuchino per diventare di nuevo un burattino). Il momento in cui Pinocchio salva la vita del suo babbo (l’ho rappresentato sul mare quando Pino dà la mano al suo babbo per salvarlo) questa scena, secondo me, fa diventare un bambino vero Pinocchio, perché lui rischia di morire per salvare Geppetto e questo gesto è una rappresentazione d’amore e di coscienza per l’altro. Il momento in cui Pinocchio (bambino) esce del mondo del burattino di legno per ricominciare a vivere come un bambino vero».
Il tema dell’albo è…
«Il libro è una rappresentazione di Pinocchio che raggiunge lo sviluppo della propria coscienza, e quindi da burattino a bambino. Dopo la lettura ho pensato a come avrei potuto sviluppare il tema della coscienza, immaginando quali fossero i pensieri di Pino e ho iniziato a disegnare le scene e poi a scrivere le didascalie, con l’intento di invitare i lettori (adulti e bambini) a riflettere sulla coscienza, attraverso questo personaggio. Poi mi è venuto in mente che avrei potuto inserire una dedica al nostro “Pino interiore”. Siccome Pinocchio sbaglia per imparare ad essere bravo e mentre lo fa sviluppa la coscienza su se stesso, anche noi lo facciamo nella nostra vita da quando cominciamo a crescere. Per me è come se ciascuno di noi avesse un “Pino interiore”, che attraverso la vita impara a diventare un essere umano. Da quando siamo piccoli ad adulti, impariamo sempre e non finiamo mai».
Dove è possibile acquistare “Il pensiero di Pino”.
«E’ possibile acquistarlo su Amazon, è anche disponibile in “Libreria Il Cammello” di Nichelino e prossimamente sul mio sito che per adesso è in lavorazione».
Legato alla storia di Pino c’è anche un interessante merchadising.
«E’ vero, ho realizzato una serie di prodotti che fanno parte della collezione “Pensa Pino” insieme al libro. Per il lancio del e-commerce che trovate a questo link, ci sarà uno sconto del 20% su tutti i prodotti della collezione “Pensa Pino” inserendo questo codice: HCLQZZ (fino al 31 maggio)».
Se ci sono altre storie/favole che ti piacerebbe un giorno reinterpretare o da cui vorresti prendere spunto.
«Certamente, sto pensando di sperimentare con altri racconti classici, sempre cercando di far conoscere il pensiero del personaggio, per fare alcuni esempi… Il pensiero di Alice, il pensiero di Cappuccetto rosso, ecc. E ogni volta migliorare l’espressione del messaggio sullo sviluppo della propria coscienza e del pensiero. E così, col tempo, magari creare una collezione di racconti per far riflettere i bambini e gli adolescenti.
Spero di poter trovare una casa editrice che si interessi al mio lavoro, sarebbe una bellissima esperienza».
“Non voglio perdermi nella mia mente, voglio perdermi nel mio cuore”
F.A.F
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