Sara Yasini è una disegnatrice dallo stile spontaneo e dalle tinte gotiche. I suoi personaggi demoni raccontano una parte intima e indissolubile.
Breve presentazione.
«Mi chiamo Sara. La mia tecnica artistica varia a seconda di come mi sento in quel momento, la maggior parte delle volte uso gli acquerelli, penne o acrilici».
Come descriveresti il tuo stile e che cosa ci puoi dire sui tuoi personaggi.
«Il mio stile potrei definirlo completamente spontaneo. I miei disegni nascono tutti da emozioni o pensieri, sono privi di schemi specifici e almeno per me, sono pura libertà. I miei personaggi per lo più rappresentano demoni, tutti ne abbiamo, che facciano paura o meno convivono con noi, e prima o poi impariamo ad accettarli. Le “Critical souls” ad esempio, così le ho chiamate, hanno tutte un corpo femminile e un grande seno, ciò esprime la loro fertilità e allo stesso tempo sembra che non mangino da mesi. Il contrasto tra la fertilità e la stanchezza nell’essere sessualizzata».
Qual è il tuo sogno artistico.
«Il mio sogno artistico è quello di creare un progetto basato sulle critical souls, fatto da storie, fumetti, quadri e volendo musica. Insomma, far prevalere quello che è il mio stile».
Quale colore non deve mai mancare nella tua tavolozza.
«Sicuramente il rosso».
C’è un artista o una corrente artistica a cui ti ispiri?
«Mi ispiro a vari artisti, come Maxime Taccardi ad esempio e anche a musicisti come Marilyn Manson da cui parte tutta l’ispirazione».
Una curiosità prima di lasciarci.
«A tutti i miei personaggi dò un nome e delle volte è come se potessi parlarci».
I link dell’artista
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