progetto artistico di Daniela Facchini e Chiara Vincenzi
“Una talpa di nome Tito” è un racconto delicato sulla ricerca della propria identità e sull’importanza di non farsi travolgere dal peso dei giudizi altrui. Un racconto creato da Daniela Facchini ed illustrato da Chiara Vincenzi, due bravissime artiste che parlano al cuore dei piccoli affinché credano sempre nelle proprie capacità e in loro stessi, ma anche a quello dei più grandi che non perdano mai il loro lato genuino. Le abbiamo intervistate per voi per farci raccontare meglio questa bellissima storia.
Come è nata l’idea di “Una Talpa di nome Tito” e cosa racconta.
DANIELA: «Scrivere un racconto per bambini è sempre stato il mio sogno, fin da prima che nascessero i miei figli.
Ed è stato proprio un sogno a regalarmi l’idea della storia di Tito.
Era il 2020 e durante le festività natalizie mi trovavo a casa con la mia famiglia. Il tempo trascorreva lentamente tra coccole, giochi, disegni, attimi più difficili e tante letture. Credo siano state proprio queste ultime ad aver influenzato i miei pensieri e aver alimentato quella creatività che ho sempre avuto ma che da tempo era latente.
Tito racconta la storia di un cucciolo che per troppo tempo viene deriso e umiliato dagli altri animali del bosco fino a quando perde totalmente la fiducia in sé stesso e inizia così a nutrirsi dei soli giudizi altrui. Sarà grazie ad un incontro fortuito che Tito deciderà di intraprendere un viaggio per imparare a conoscere, capire e accettare il suo mondo interiore».
Perché proprio una talpa e non un altro animale.
DANIELA: «Perchè una talpa?
Nel mio sogno ho visto con chiarezza l’immagine di questo cucciolo che aveva un musetto molto dolce e indossava una buffa salopette; per me era chiaramente una talpa!
Pensate che Chiara, senza saperlo, ha voluto raffigurare Tito proprio in questo modo… Io la definirei sinergia, non siete d’accordo?
Inoltre le talpe vivono in tane che non sono altro che tunnel scavati sotto terra e questo aspetto per me ha una grande valenza nella storia».
Chi è per voi Tito.
DANIELA: «Per me Tito rappresenta la parte più fragile e delicata che ognuno di noi possiede.
L’io che spesso subisce e non sempre riesce a reagire, ma che allo stesso tempo racchiude in sé una forza straordinaria di cui tutti ci dovremmo prendere cura per conoscerla, e farla emergere, anche grazie alle esperienze negative che si possono presentare nella vita».
CHIARA: «Per me Tito rappresenta il lato bambino racchiuso in ciascuno di noi; è quel lato genuino da proteggere e da coccolare. È il nostro Cuore e che non vorremmo mai fosse ferito e che invece la vita ci insegna a rafforzare quando incontra un ostacolo o un momento della vita inaspettato. Ma, come si dice, niente è mai dato dal caso e ogni circostanza ci porta a un percorso o a un incontro che ci insegna a crescere e a tornare a brillare».
Come sono nate le illustrazioni di “Una Talpa di nome Tito”.
CHIARA: «Personalmente ogni illustrazione nasce in modo spontaneo, cioè dal sentimento e dalla delicatezza che traspare dal testo che mi viene proposto. Di certo, per me è sempre una grande responsabilità “tradurre” ciò che il cuore dell’autore ha scritto, e quindi immaginato durante il suo lavoro di stesura. Ma dopo essermi confrontata con Daniela e aver sentito tutto il suo entusiasmo e fiducia nei miei confronti, come dico spesso, mi sono lasciata andare e trasportare dall’istinto e da ciò che avevo raccolto nel cuore dopo il nostro incontro, sebbene virtuale».
Come è nata la vostra collaborazione.
DANIELA: «Ho conosciuto Chiara tramite un’amica con cui lei aveva già collaborato per l’illustrazione di un racconto. Dopo aver preso visione dei disegni di Chiara, ed essermi innamorata del suo stile, ho deciso di contattarla per sottoporle il mio lavoro.
È nata subito una bellissima collaborazione. Chiara è speciale, non smetterò mai di dirglielo! È stata in grado, con la sua mano magica e con la sua sensibilità, di tradurre concetti ed emozioni e renderli così fruibili ai bambini e, perché no, anche agli adulti! Non vedo l’ora di incontrare Chiara di persona, magari tra la cornice delle sue amate montagne…»
CHIARA: «Ci siamo conosciute virtualmente, come accennavo poco fa, grazie a un’amica di Daniela e a cui di recente avevo illustrato un libro per i suoi bambini. Quindi, benché noi due ci conosciamo per via telematica, tra messaggi vocali (tanti^^) e telefonate, ammetto che è come se conoscessi Daniela di persona: è davvero magica la sintonia che ci ha unite da subito!»
Qualche curiosità sul progetto o nota curiosa.
DANIELA: «Per la ricerca dei nomi di alcuni personaggi del racconto ho voluto fare un tuffo nel passato per approdare nell’antica Grecia. Invito i lettori a scoprire il significato di alcuni nomi insoliti che si possono incontrare nelle pagine di “Una talpa di nome Tito”!»
CHIARA: «Riallacciandomi alla mia ultima risposta, la prima curiosità che mi balza in mente è aver scoperto che siamo entrambe nate lo stesso giorno (il 7 maggio) e, chissà, forse la sintonia è nata anche da questo fatto… quando si dice “i disegni del Cosmo”!»
Dove è possibile acquistare il libro “Una talpa di nome Tito”.
DANIELA: «”Una talpa di nome Tito” è disponibile su Amazon. La lettura è consigliata per bambini dai 4/5 anni agli 8».
Scopri il video che abbiamo realizzato per loro
La scheda del libro “Una talpa di nome Tito”
Autore: Daniela Facchini
Illustratore: Chiara Vincenzi
Editore: Independently published
Data di pubblicazione: 26 ottobre 2021
Numero pagine: 68
L’AUTRICE
Daniela, classe 1985, nasce a Milano, città dove vive e lavora. Da sempre appassionata di letteratura per l’infanzia ha scritto questo racconto per i suoi due bambini con l’augurio che non smettano mai di credere in loro stessi.
Profilo Instagram: Fiabolando
L’ILLUSTRATRICE
Chiara Vincenzi nasce a Mantova. Diplomata in restauro antico, approfondisce lo studio per la grafica e l’illustrazione e collabora per varie case editrici; successivamente si dedica ai racconti per bambini e ragazzi anche in veste di autrice.
Facebook: Chiara Vincenzi
Instagram: artwork_by_chiara
Leggi l’intervista a Chiara Vincenzi realizzata da noi per la rubrica “L’artista racconta”