Eleonora Vinci è una pittrice per passione che grazie all’influenza della sua amata terra, riesce ad emozionare con semplicità e un pizzico di realismo.
Breve presentazione.
«Sono Eleonora, ho 28 anni e sono innamorata del luogo in cui vivo, la Sicilia. Sono un ingegnere-architetto e sono affascinata dall’arte nella sua totalità e nelle sue svariate espressioni».
Quando hai deciso di dedicarti all’arte?
«Ho intrapreso studi scientifici, ma sono sempre stata attratta da ciò che è esattamente l’opposto della razionalità. Ho iniziato a dipingere su tela nel 2015, dopo un periodo difficile della mia vita. L’arte, e la pittura nello specifico, mi hanno aiutato a ritrovare me stessa. L’atmosfera che creo intorno a me quando dipingo mi trasmette calma, mi fa sentire presente e non vorrei essere in nessun altro posto. Mi sento serena. Non vivo grazie all’arte, il mio lavoro è un altro, ma non potrei sopravvivere senza».
Come descriveresti il tuo stile?
«Dipingo da 5 anni ma sono in continua evoluzione e ricerca. Mi piace sperimentare e mettermi in discussione. Non ho studiato pittura, quindi ogni quadro è un esperimento. Forse il mio è uno stile figurativo contemporaneo, sto cercando di avvicinarmi al realismo, ma sto sperimentando la sua complessità».
Quanto la Sicilia influenza la tua arte?
«La Sicilia è intorno a me e dentro di me. I suoi colori, le sue forme, i suoi profumi ispirano la mia vita e di conseguenza la mia arte. Il mare e il sole sono elementi che mi affascinano, così come i prodotti della mia terra, e le donne, le donne siciliane per me hanno una forza incredibile. Cercare di captare questi elementi e dipingerli, mi permette di apprezzarli sempre di più, cogliendone i dettagli più celati e le sfumature più accattivanti. È difficile restituire tutto questo, ma è il mio obiettivo e sto studiando per raggiungerlo».
Come prendono vita i tuoi quadri?
«Esco in giardino e mi coglie il profumo del glicine e il suo colore delicato, allora decido di metterlo su tela. Accendo le candele, buona musica ed entro subito nella mia dimensione. Per dipingere un quadro a volte ci sto anche mesi, perché mi piace lavorare con la tecnica della velatura. I primi strati sono molto veloci, ma prima di arrivare all’effetto finale sovrappongo molti veli di colore diluito così da ottenere effetti di trasparenza e sfumature».
Quale colore non deve mai mancare nella tua tavolozza?
«Il verde. È quasi sempre presente in tutti i miei dipinti, lo adoro».
Qual è il tuo messaggio artistico?
«Dipingo elementi semplici della mia terra: i fichi d’india, il mare, il ciliegino, il glicine. Forse il mio messaggio è: “concentriamoci sulle cose semplici, godiamocele, ché forse la felicità puoi trovarla anche nel mordere un fico d’india rosso rosso appena raccolto, guardando il mare».
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