Manuela Milena Fumarola è una pittrice e una pedagogista che ha creato grazie alla passione artistica e al suo lato sognatrice, un mondo magico e colorato.
Breve presentazione.
«Mi chiamo Manuela Milena Fumarola, sono nata a Maglie il 20 aprile 1988. Il mio approccio con l’arte è avvenuto nella più tenera età, disegnando e sperimentando attraverso varie tecniche. È sempre stata il mio rifugio sicuro».
Quali studi hai fatto?
«Mi sono diplomata all’Istituto d’Arte di Lecce, specializzandomi in “Decorazione pittorica”. Per un periodo ho ideato e diretto diversi laboratori artistici per bambini dai 5 ai 12 anni, dopo essermi laureata in Pedagogia dell’infanzia, per poi portare a termine la laurea magistrale con una tesi dal titolo “Dimensione estetica e processi formativi – I laboratori artistici con i bambini”. L’attività educativa svolta nei miei laboratori intendeva esplorare, percorrere e scoprire come il bambino si interfacci e accolga l’arte nella sua complessità e come costruisca in sé il senso estetico dell’immagine, che per i bambini è la massima espressione comunicativa ed emotiva».
Raccontaci il tuo percorso artistico.
«Ho iniziato il mio percorso artistico osservando i grandi maestri dell’arte, grazie ai quali ho trovato la giusta ispirazione. Da sempre mi sono cimentata in vari stili e tecniche, che mi hanno dato la possibilità di capire a fondo la mia inclinazione artistica. Ho prediletto dipingere ad olio su tela, per cui per molti anni ho realizzato numerosi lavori ad olio. Qualcosa, poi, in me è cambiato… Ho volto lo sguardo con maggiore attenzione e attrazione all’acquerello. Da lì mi si è aperto un mondo e ho iniziato un nuovo percorso e stile artistico».
Prediligi quindi la tecnica dell’acquerello, come mai questa scelta?
«Attualmente la mia tecnica prediletta è quella dell’acquerello, che mi ha permesso di studiare a fondo l’essenza del colore, la sua trasparenza con le sue note vibranti di luce e ombre. Mi piace immaginare scenari e illustrazioni fantastiche essendo un’amante sfrenata di fiabe».
Come nascono le tue opere?
«Le mie creazioni nascono cogliendo l’ispirazione improvvisa del momento e della mia immaginazione, essendo una fervida sognatrice. I temi ricorrenti nei miei lavori sono i cieli, le nuvole e le aurore boreali con le luci che si sprigionano, creando forme e dimensioni dove spesso amo immergermi. La natura è la mia maestra di vita ed è la protagonista di molte mie opere. Nel trambusto odierno non trovo pace se non isolandomi, spesso, con me stessa, trovando pace e serenità in questi cieli immensi. Riconosco di avere un animo crepuscolare, “d’altri tempi”, di questo me ne vanto…».
Come definiresti il tuo stile?
«Non è facile, per un artista, rispondere a questa delicata domanda perché, in realtà, lo stile è continua mutazione. L’essere umano cambia di continuo la visione della sua vita e di conseguenza la sua arte. In ogni caso il mio stile lo definiscono abbastanza favolistico, prediligendo una stilizzazione delle immagini, cercando di fissare lo sguardo oltre il visibile, creando paesaggi e figure di pura proiezione fiabesca».
Quale colore non deve mai mancare nella tua tavolozza?
«In realtà nessun colore deve mai mancare nella mia tavolozza, perché ogni singolo colore ha la sua importanza. Mi piace scegliere i colori in base al mio stato d’animo del momento, per cui posso oscillare dai colori pastello a forti contrarsi cromatici».
Qual è il tuo messaggio artistico?
«Tutte le attività creative procurano un messaggio il quale fa parte di un complesso sistema di comunicazione caratterizzato da fattori diversi che definiscono il significato. Non si può credere che l’arte parli da sola, ma dobbiamo considerarla come un prodotto culturale complesso che va osservato da vari punti di vista, tutti molto importanti tra loro. È bene ricordare che la cosa fondamentale rimane la nostra disponibilità, la nostra capacità di aprirci all’arte, non solo con l’intelletto, ma anche con i nostri sentimenti e le nostre emozioni, formando, così, il nostro modo di immaginare e pensare. L’arte non muore mai, è una lingua franca che unisce tutti gli uomini grazie al suo potere di comunicazione.
Mi ritengo fortunata ad avere questo dono, che continua ad accompagnarmi nel mio percorso di vita».
A quali progetti stai lavorando o vorresti dedicarti?
«Ho tanti sogni nel cassetto… Continuare ad organizzare mostre in futuro, ma soprattutto realizzare un libro per bambini con le mie illustrazioni e, magari, collaborare con altri artisti che hanno la mia stessa passione. Non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni!»
Per concludere, hai qualche curiosità da svelarci?
«Ogni mia opera è sempre accompagnata da una buona musica ispiratrice e ogni viaggio contribuisce alla mia creatività».
Scopri il video dedicato all’artista