Francesca Brivio è una pittrice che colpisce per il suo stile ed emoziona a primo sguardo.
Breve presentazione.
«A 8 anni ho imparato a dipingere, approfondendo con il Maestro Massimo Bollani la pittura ad olio su tela. Ho conseguito il diploma presso il liceo artistico, proseguendo in fashion design e modellistica. Dopo aver trascorso un periodo a Londra, e dopo alcune esperienze lavorative nel settore della moda, sono entrata a far parte di un nuovo settore che mi ha anche permesso di viaggiare. Oggi riesco a dipingere quasi tutte le sere! Sono attratta dai volti, dai corpi, dagli animali, da personaggi magici, dall’acqua e dai paesaggi incontaminati».
Come e quando hai deciso di dedicarti all’arte?
«Le passioni per il disegno e la pittura mi appartengono da sempre: è il miglior modo che ho per esprimermi ed è un mezzo per dialogare con la parte di me stessa che razionalmente non riesco a raggiungere. Avviene naturalmente: si crea un’esperienza liberatoria e adrenalinica, di cui non posso più farne a meno. La decisione di dedicarmi all’arte è come se non fosse stata propriamente una scelta ma un bisogno: qualcosa che dovevo fare».
Che tipo di tecnica artistica usi e come descriveresti il tuo stile?
«Mi esprimo principalmente utilizzando colori ad olio su tela liscia e bianca. Per me è importante riuscire a terminare l’opera mantenendo il colore fresco e bagnato, scivolando con pennelli e spatole in modo piuttosto istintivo. Adoro le tele di grande dimensione».
Come nascono le tue opere?
«Nascono da semplici spunti visivi o idee abbozzate su carta. Tuttavia il risultato non è mai come pianificato!»
Quale colore non deve mai mancare nella tua tavolozza?
«Va a periodi. Ultimamente non mancano sfumature verdastre o violacee».
Tra le esperienze che hai fatto, ce n’è una in particolare che ti ha dato più soddisfazione?
«A volte capita che un estraneo si emozioni di fronte ad un lavoro, dunque questo pezzo di tela assume il potente ruolo di ponte invisibile tra sconosciuti, ponendoci indirettamente in comunicazione attraverso un confronto emotivo: trovo che sia un’esperienza ogni volta gratificante. Sorprendente anche quando, dopo mesi o anni, guardando un mio dipinto ne capisco il profondo significato. È il superamento di una fase, l’affiorare inaspettato di un’emozione che è stata elaborata, la più grande soddisfazione».
Qual è il tuo messaggio artistico?
«È un’evasione. L’inconsapevole indagine personale che riesce a far emergere l’inspiegabile, dando vita ai particolari identità che vivono dentro di me».
Una curiosità prima di lasciarci.
«La naturale, lenta e graduale scelta di diventare vegana 6 anni fa mi ha permesso di essere più energica e attiva: sono fisicamente molto più forte, mentalmente più pulita e lucida, e soprattutto mi sento in armonia con me stessa, stringendo un patto con la mia coscienza. Una scelta che ha influito parecchio sulla qualità della vita, anche dal punto di vista artistico».
Scopri il video dedicato all’artista