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L’immagine è realistica e dal forte impatto emotivo

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Flavio Ricci un fotografo di Rimini che ci mette impegno e passione per far sì che i suoi scatti siano “racconti in un’immagine“.

Breve presentazione.
«Ciao mi chiamo Flavio Ricci, ho 46 anni e vivo a Rimini, città nella quale sono nato. Da sempre sono stato attratto dalle diverse forme d’arte, musica, cinema, fotografia».

Raccontaci il tuo percorso artistico.
«Il passaggio dall’osservarla a praticarla è avvenuto con l’avvento del digitale. In occasione di un viaggio in Costa Azzurra ho scoperto il piacere di fotografare con il digitale avendo da subito l’anteprima dello scatto, poi con il file generato anche la possibilità di realizzare la propria idea grazie alla post produzione, ad oggi parte fondamentale nello sviluppo della fotografia».

Quanto è importante l’immagine oggi nel contesto commerciale e non solo?
«Ad oggi, in un mondo sempre più connesso e social, la fotografia ha assunto un ruolo ancora più importante nel settore commerciale. Qualsiasi aziende sul mercato deve “presentarsi” con un’immagine all’altezza delle aspettative del cliente. Anche nel settore non commerciale per via della sempre maggior diffusione di mezzi fotografici con cui le persone condividono i propri scatti (telefoni, reflex, ecc) le aspettative del fruitore è sempre maggiore, distinguersi con idee nuove è sempre più difficile».

Nel tuo caso realizzi fotografie per hotel e ristoranti, a vederle sono dimore e luoghi da sogno… in che modo scatti questo tipo di immagini?
«Le foto che realizzo per il mio lavoro sono frutto di tanta passione e studio, cerco sempre di restituire un’immagine “realistica” ma di buon impatto, non snaturando il luogo. Le immagini commerciali devono catturare il visitatore al primo sguardo, chi cerca un hotel nei vari portali (Booking, Expedia, ecc) ha una scelta incredibile, è quindi fondamentale per un hotel presentarsi con un’immagine che colpisca immediatamente e che elevi il proprio prodotto sugli altri, in questo modo catturi il cliente».

Qual è il segreto per avere una foto o una serie perfetta?
«Il segreto purtroppo non lo conosco, penso che la foto perfetta non esista. Per la mia esperienza la cosa fondamentale è osservare tanto, essere curiosi, camminare, provare e riprovare.
La pigrizia in fotografia non funziona. Una fotografia per essere interessante deve rappresentare qualcosa con occhi diversi, ci sono milioni di fotografie tecnicamente perfette, ma una bella fotografia è tutt’altro. Gli scatti memorabili spesso tecnicamente non sono impeccabili».

Tu non sei solo fotografo commerciale, infatti tra le tue pubblicazioni ci sono premi e collaborazioni importanti, ce ne parli?
«In questi anni ho avuto qualche soddisfazione extra lavorativa, una di queste è stata vedere alcune mie foto all’interno di due spot Nikon, “OSA” e “Nikon Contest 2015” il primo con le foto “Walking” e “Non guardarmi”, il secondo con la foto “Illuminata”.
Inoltre la fotografia “Rain” ha vinto il primo premio nel concorso fotografico “VIVIAN MAIER” dedicato alla street photography. La stessa è anche stata selezionata per due volte dalla redazione di LensCulture, Network fotografico internazionale, per la gallery del concorso. E’ sicuramente una delle foto alla quale sono più affezionato».

Parlaci di “Riminisecondotre”.
«L’anno scorso ho iniziato una bella collaborazione con amici fotografi, abbiamo creato la comunità indipendente dal nome “Riminisecondotre”. Il gruppo prende il nome dal prima mostra fotografica fatta l’anno scorso che vedeva esporre le foto di Rimini con tre punti di vista differenti, la mia, quella di Daniele Bacchi e di Valerio Zanotti. La mostra ha avuto un grande successo con un’affluenza di circa 2500 persone nell’arco del mese espositivo. Ad oggi la comunità si è allargata e siamo in cinque, con noi sono arrivati anche Dario Zanetti e Roberto Del Bianco. Quest’anno come progetto abbiamo fatto rivivere il concorso nazionale “Paparazzo” legato all’Amarcort Film festival rassegna dedicata a Federico Fellini».

Quali progetti hai per il futuro?
«Per il futuro ho sempre un unico progetto, specializzarmi sempre di più in un settore che amo… l’ospitalità. Penso che in fotografia, come in tutti i mestieri, non ci si debba mai accontentare e ricercare sempre il miglioramento, le esigenze cambiano velocemente e bisogna proporsi sempre con un prodotto di qualità al passo con i tempi, anzi, un passo avanti».

Scopri il video dedicato all’artista

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