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I tre finalisti di #asdbaciodartista si raccontano

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Realizzare i contest è per noi sempre un grande impegno, ma poi le soddisfazioni sono tante e veniamo ripagati di tutto e così è stato anche per #asdbaciodartista, il contest a tema bacio in chiave artistica e qui un grazie mille a tutti gli artisti che hanno partecipato è doveroso.
Succede anche che, quando facciamo i contest, poi incontriamo nuovi artisti con cui instauriamo un rapporto di stima e a volte di lavoro… non chiediamo altro!
Per creare i contest di solito non siamo soli, #asdbaciodartista è stato realizzato in collaborazione con Manamant che ha messo in premio per i tre finalisti i Kit di fogli origami in formato 15×15 cm delle nuove linee “Mix Le Vellutate” e “Mix Le Riciclate”, “Mix Le Metallizzate” e per il vincitore il Kit di fogli collezione Manamant formato 15×15 cm (54 carte ciascuna con una finitura diversa).
Abbiamo avuto al nostro fianco per il contest, per nostra grande fortuna, l’artista testimonial e giudice Benedetta Frezzotti, artista eccezionale e di grande esperienza.

IL BACIO di Benedetta Frezzotti, dimensione 30×40 cm, materiale usato carte Manamant

A Benedetta abbiamo chiesto di realizzare un’opera che raccontasse la sua idea di bacio, di selezionare le opere che si sarebbero scontrate nelle battle stories e anche di mettere per iscritto le sue motivazioni sulle scelte delle tre opere…
Benedetta scrive: «Partecipare alla giuria del vostro contest #asdbaciodartista insieme a Manamant paper tales è stata una bellissima esperienza: hanno partecipato moltissimi artisti e tanti di loro sono veramente interessanti. Quando vieni chiamato in una giuria devi fare i conti con due cose: il tuo gusto personale e, quando le opere sono tante, l’effetto saturazione… umanamente dopo un po’ l’attenzione cala, e, soprattutto se il soggetto è unico, è facile perdere il focus. Per questo ho cercato di lavorare in modo metodico e il più possibile imparziale facendo una prima scrematura e poi, a mente fresca, fare la selezione delle tre opere finaliste. Purtroppo il modo più imparziale per fare questo è selezionare in base alla qualità tecnica. È stata dura ma perché c’erano delle opere veramente bellissime e ho dovuto sceglierne solo tre… anche più di quanto pensassi (ho un po’ di esperienza di giurie) perché ho dovuto lasciare fuori opere veramente molto interessanti. Fatta questa doverosa premessa, doppi complimenti ai selezionati.
Inizio con l’opera di Graziella Antonini: Oltre alla tecnica perfetta -ma da un’artista della sua esperienza non potevo aspettarmi diversamente- mi ha catturato l’idea: un bacio appassionato che all’inizio di una relazione apre infinite possibilità. Io, non so se era nell’idea originale di Graziella, ma io ci ho visto anche la ricerca infinita e ripetuta di quel brivido dell’inizio di una relazione o lo schema che tutti noi abbiamo nella ricerca di un partner, un pochino sempre uguale, anche quando sappiamo che è un po’ tossico. È un’opera che mi ha colpito molto.
L’opera di Gabriele Ferrara: Gabriele ha una tecnica spaziale e un’attenzione meticolosa sia al colpo d’occhio (l’effetto wow) che al dettaglio. Sono contenta abbia avuto un più che meritato secondo posto perché oltre alla tecnica, l’idea, così ironica della “vasata” mi è piaciuta davvero molto. Vi invito a guardare con calma tutta l’opera insieme sul suo profilo a tutto schermo e a perdervi nei dettagli, come le targhe delle auto o il teschietto nascosto con cui lui firma le sue opere.
L’opera di Francesco Marinaro: Come vi dicevo, in una giuria il gusto personale entra ma va tenuto un pochino a freno… ammetto che davanti a quest’ opera è stata dura tenere a bada il mio amore per la scultura e la modellazione. Ho cercato di compensare cercando il pelo nell’uovo a livello tecnico ma non l’ho trovato. La scultura mi ha semplicemente emozionato; sarà che mio padre è un appassionato di fantascienza e io sono venuta su a pane e “Il pianeta delle scimmie”, ma la scelta di sostituire le figure umane mi ha fatto pensare a più livelli… soprattutto in questo momento di clima impazzito».

Un grazie mille speciale a Manamant e a Benedetta Frezzotti per tutto il sostegno e la disponibilità dataci, ora è arrivato il momento di dare la parola alle tre opere finaliste…


@francesco.marinaro.scultore

L’INTERVISTA A FRANCESCO MARINARO
Opera vincitrice del contest #asdbaciodartista

Ciao Francesco, racconta un po’ chi sei.
«Mi chiamo Francesco Marinaro, e mi piace definirmi lo scultore delle scimmie. La mia ricerca artistica ruota proprio attorno a questo animale che, nelle mie opere assume diversi significati. Rappresenta la nostra parte primitiva e irrazionale, il nostro istinto. Trasformo in primati le più celebri opere d’arte per portarle alla forma primordiale. Dò forma ai sentimenti includendo sempre la nostra istintività. Alcune scimmiette portano, sulla pancia o sulla schiena, dei simboli che le caratterizzano e arricchiscono il significato dell’opera stessa».

Il tema del Bacio ha sempre ispirato gli artisti di ogni generazione e corrente artistica, per te quale significato può avere oggi e se è presente nel tuo lavoro artistico.
«Il Bacio è una delle principali dimostrazioni d’affetto. Nel mio percorso artistico è un tema molto ricorrente. Mi piace molto trasformare i sentimenti in qualcosa di tridimensionale, tanto che le mie scimmiette spesso si abbracciano, si baciano e si coccolano. È un gesto d’amore semplice, ma allo stesso tempo molto intimo che va oltre ogni cosa».

Parlaci della tua opera
«L’opera presentata è una rivisitazione del famosissimo Bacio di Klimt. Mi piace prendere le opere d’arte più celebri e note di tutti i tempi e riportarle alla loro forma primordiale trasformandole in scimmie. Ovviamente bisogna osservare tutto con molta ironia. Se la vogliamo osservare dal punto di vista tecnico è una scultura in terracotta dipinta con l’applicazione di foglia oro e argento che ne esalta la forma e la accomuna visivamente al lavoro di Klimt».

Cosa hai voluto raccontare.
«Volevo far rivivere quest’opera d’arte in maniera leggera e ironica, ritroviamo questo bacio un po’ ovunque, lo vediamo così spesso che è quasi ridondante. Con la mia versione ho cercato di sdrammatizzare un po’ per ridare leggerezza al tema. Penso sia il modo migliore per vivere l’arte e l’amore».

Come mai hai deciso di partecipare al contest #asdbaciodartista e quali sono le tue impressioni.
«Ho partecipato con molto entusiasmo escludendo che sarei arrivato al primo posto. Scoprire di aver vinto mi ha lasciato davvero spiazzato. Ho preso tutto come un semplice gioco con la scusa di far conoscere ancor di più la mia ricerca artistica e “le mie bimbe” come chiamo le mie sculture».


@skullagabe

L’INTERVISTA A GABRIELE M. L. FERRARA
Seconda opera finalista del contest #asdbaciodartista

Ciao Gabriele, raccontaci un po’ chi sei.
«Mi chiamo Gabriele (all’anagrafe Gabriele Maria Liborio), sono nato l’11 settembre di 37 anni fa a Caltanissetta, nel cuore della Sicilia. Dopo aver terminato il liceo scientifico ho cominciato l’università che presto però ho abbandonato per cominciare a lavorare. La mia passione per il mondo del disegno, della grafica e della comunicazione mi ha portato ad imparare da autodidatta i fondamentali software di editing digitale quindi ho cominciato la mia esperienza professionale all’interno dello studio di un fotografo e dopo qualche anno ho cominciato a lavorare come grafico per un’agenzia pubblicitaria. Nel 2014 mi sono trasferito a Milano, dove tuttora risiedo insieme alla mia splendida famiglia, ma professionalmente ho cambiato direzione lavorando prima come commerciale e poi come educatore nelle scuole primarie. In questi anni mi sono avvicinato al mondo dell’illustrazione e ho deciso quindi di approfondire tecniche e conoscenze studiando prima alla Super Scuola Superiore di Arti Applicate, poi all’Istituto Europeo di Design. Così ho cominciato a lavorare da freelance collaborando con svariati clienti, da San Pellegrino al Museo Diocesano di Caltanissetta. Nel 2021 ho co-fondato la rivista immaginaria The Nissener dove ho raccontato la mia città e la mia terra natale realizzando la maggior parte delle copertine pubblicate».

Il tema del Bacio ha sempre ispirato gli artisti di ogni generazione e corrente artistica, per te quale significato può avere oggi e se è presente nel tuo lavoro artistico.
«La società in cui viviamo, dove tutto è subito e alla portata di tutti, purtroppo tende a sminuire la magica importanza che ha il bacio in ogni sua forma, da quello tra due innamorati a quello tra due amici passando dal bacio di un familiare. Penso che il bacio sia il simbolo dell’amore e spesso, o forse sempre, l’amore in tutte le sue forme è la principale fonte d’ispirazione di ogni artista e così lo è anche per me. Ed è proprio l’amore che spesso mi spinge a disegnare per rappresentare le sue molteplici sfaccettature: l’amore per il prossimo, l’amore per l’uguaglianza, l’amore per se stessi e molto altro…»

Parlaci della tua opera.
«L’opera è intitolata “Vasata” che in siciliano vuol dire proprio bacio, questa parola è mi ricorda della mia infanzia per l’utilizzo che ne faceva mio padre che per indicare un lieve incidente o scontro tra veicoli diceva “Non è successo niente, si sono date una vasata”. È realizzata digitalmente in vettoriale e questo consente di poter essere riprodotta in qualsiasi dimensione. Come sono solito fare nei miei lavori ho usato una limitata palette di colori, rosso bianco e blu, giocando con la forma del cuore nello sfondo per lasciare che siano gli occhi di chi guarda a tracciare i confini di soggetti e oggetti che ho rappresentato».

Cosa hai voluto raccontare.
«C’è una storia dietro questa immagine, racconta un episodio della mia vita quando, a bordo della mia Panda rossa ho tamponato una macchina sportiva. Era la prima volta che mi capitava di urtare un altro veicolo ed ero molto spaventato dalla cosa, in realtà così ho conosciuto una persona molto importante per la mia vita. Il messaggio che ci sta dietro è che anche dagli eventi che crediamo essere negativi possiamo ricavare opportunità positive per la nostra vita».

Come mai hai deciso di partecipare al contest #asdbaciodartista e quali sono le tue impressioni.
«Quando è stato indetto il contest sono subito andato a leggere il regolamento per capire se potere partecipare o no ma il tema non mi ha entusiasmato particolarmente quindi, non avendo idee se non quella di rappresentare il bacio tra due persone, ho preferito non partecipare. Per caso, una sera, ricevo una notifica sul telefono “Altro Spazio d’Arte è ora in diretta”, non sono solito seguire dirette su instagram ma spinto dalla curiosità ho premuto la notifica e ho cominciato a seguire la diretta dove Alessandra e Jack stavano parlando con Benedetta Frezzotti dell’opera che ha realizzato per il contest. Mentre ascoltavo non ho potuto fare a meno di notare che l’accento di Jack mi era molto familiare in quanto anche lui, come me, viene dalla Sicilia. Questo ha innescato una serie di collegamenti mentali che mi hanno portato a pensare alla parola “Vasata” e da qui l’idea che mi ha portato a raccontare la storia che ho illustrato. È stato molto divertente partecipare al contest e non vedo l’ora di sapere quale sarà il prossimo!»


@graziella.antonini2018

L’INTERVISTA A GRAZIELLA ANTONINI
Terza opera finalista del contest #asdbaciodartista

Ciao Graziella, raccontaci un po’ chi sei.
«Sono illustratrice-artista: disegno sempre e da sempre, e se non disegno penso a cosa potrei disegnare. Illustro per editoria, packaging, moda, pubblicità, fumetto, giochi. Sono stata docente di illustrazione scolastica per quindici anni allo IED ed ora insegno la stessa materia alla Scuola del Fumetto di Milano. Da due anni sono nel direttivo di Associazione Autori di Immagini, a tutela del diritto d’autore e a promozione dell’immagine di qualità».

Il tema del Bacio ha sempre ispirato gli artisti di ogni generazione e corrente artistica, per te quale significato può avere oggi e se è presente nel tuo lavoro artistico. 
«In un tempo all’insegna della violenza in tutti i campi, ben venga IL BACIO, simbolo di vicinanza e di amore. Nella mia serie di opere dal titolo DI-AMANTI il bacio è presente e di importanza fondamentale, è il punto di fusione tra due corpi e due mondi. Premessa e promessa di gioia dei sensi».

Parlaci della tua opera. 
«Il titolo dell’opera è “Visioni”. Mi è stata ispirata dalla lettura di un libro di poesie di Donato Nitti”Altri universi imprevisti” di Gazebo Edizioni. Tecnica digitale, formato 20 cm per 25 cm».

Cosa hai voluto raccontare. 
«”Visioni” è il ricordo di una notte d’amore confuso tra sogno e realtà. Lui scosta i capelli di lei proprio per baciarla, i capelli di lei si trasformano in vino rosso che inebria gli amanti».

Come mai hai deciso di partecipare al contest #asdbaciodartista e quali sono le tue impressioni. 
«È la prima volta che partecipo ad un contest di questo tipo, ho aderito ad #asdbaciodartista per due motivi fondamentali:
Uno… Conosco il lavoro e l’impegno della bravissima Benedetta Frezzotti ed essendo lei in giuria, non ho avuto dubbi sulla trasparenza e qualità del concorso.
Due… Ho prodotto in questi ultimi tempi una serie di opere direi tutte perfette per il tema trattato, quindi non avevo che da sceglierne una e inviarla. È stato molto divertente partecipare anche se trovo complicato il mondo dei social».

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