Alex Galbero è un aspirante Concept artist e fumettista che ci racconta il suo stile e come realizza le sue opere.
Breve presentazione.
«Mi chiamo Alex Galbero, in arte Alexgle, ho 31 anni e vivo in provincia di Verona. I miei studi sono stati di grafica pubblicitaria alle superiori e nel mentre, mi svegliavo alle 5 di mattina per studiare il corso di fumetto Disney a fascicoli. Una volta finito le superiori ho iniziato l’Accademia di Belle Arti a Verona, indirizzo Design. Dopo la laurea, ho seguito vari workshop a Milano e dal 2018 ho cominciato la Genius Academy per diventare Concept artist e affinare le tecniche di colorazione».
Quando hai capito che volevi fare l’artista?
«Il disegno mi ha sempre accompagnato fin da piccolo, ma l’epifania l’ho avuta in macchina con mio fratello maggiore e un suo amico, che parlavano di come sarebbe stato bello vivere liberi come Lupin, e ho capito quanto le storie di fantasia ci aiutino a vivere in questo mondo complesso».
Che tipo di tecnica usi e che tipo di opere realizzi?
«La mia è tecnica digitale con pennelli duri e realizzo maggiormente environment».
Come descriveresti il tuo stile?
«Il mio stile è in divenire e sporco. Uso pennellate dure e incomplete per descrivere gli ambienti. Per i personaggi femminili sto usando un tratto più morbido, in futuro pubblicherò qualcosa».
Quali soggetti prediligi raffigurare?
«Prediligo rappresentare soggetti naturalistici, come montagna e mare per far mia la “natura” di quegli ambienti».
Come nascono le tue creazioni?
«Le mie creazione nascono da una sfida con me stesso, da come poter comporre una cosa e vedere che succede durante la realizzazione. Aspetto che la creatività e l’ispirazione mi sorprendano».
C’è un libro, una canzone o un film che ha ispirato il tuo modo di disegnare o che comunque ha influenzato il tuo modo di fare arte?
«Sono ispirato da tutte le colonne sonore dei “Final Fantasy”, soprattutto da Nobuo Uematsu. La musica aiuta il mood dei miei disegni. L’ispirazione per il disegno è molteplice, da Enki Bilal a Amano, anche se dalle mie illustrazioni traspare poco».
Cosa non deve mai mancare sul tuo tavolo da lavoro?
«Sul mio tavolo da lavoro non deve mai mancare la musica e i miei appunti di disegno che mi sono fatto nel tempo seguendo vari corsi. E qualche biscotto. Aiutano durante le crisi creative. Poi ho tanti artbook sotto la scrivania, ma li consulto poco per ora, perché devo trovare una collocazione più pratica per visionarli».
A quale progetto stai lavorando o vorresti dedicarti?
«Ora sto facendo una serie di illustrazioni per un Card Board Game richiesto da un americano, in più sto facendo l’art director per un gioco cartoon che, se andrà tutto bene, metterò su Kickstarter in futuro… e sto facendo le tavole per un fumetto autoprodotto chiamato “Ingensaga 2”, un sorta di kingdom heart con le favole dei Grimm e citazioni nerd».
Una curiosità prima di lasciarci?
«Oltre a essere “artista” sono anche designer e grafico, questo mi aiuta con l’ideazione delle mie illustrazioni e fumetti… perché spaziare tra vari ambiti aiuta la propria creatività! Così prima di disegnare un arma o un veicolo, mi immagino come sarebbe progettarlo e produrlo… questa sì che è deformazione professionale! ahahah»
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